In seguito all’acquisizione di Giphy da parte di Facebook, la CMA (Competition and Markets Authority) del Regno Unito aveva avviato un’indagine per valutare l’esistenza di ostacoli alla concorrenza. Dopo aver ricevuto i primi chiarimenti dall’azienda di Menlo Park, l’autorità antitrust ha stabilito che l’operazione solleva alcune preoccupazioni in relazione alla pubblicità digitale.
Facebook deve trovare la soluzione in 5 giorni
L’acquisizione di Giphy è stata annunciata da Facebook il 15 maggio 2020. L’azienda di Menlo Park non ha comunicato il valore della transazione, ma si ipotizza una cifra di circa 400 milioni di dollari. Prima dell’approvazione definitiva deve arrivare però il via libera dalle varie autorità antitrust. La CMA ha quindi avviato un’indagine il 9 giugno 2020 e ieri è stata completata la prima fase.
L’antitrust del Regno Unito ha evidenziato che Giphy era un concorrente di Facebook in diversi mercati, in quanto aveva avviato una serie di partnership a pagamento con diversi brand, tra cui Pepsi e Dunkin’ Donuts. Queste collaborazioni dovevano essere estese anche al Regno Unito. In seguito all’acquisizione, Giphy non avrebbe nessun motivo per investire nel mercato della pubblicità digitale, quindi ci sarebbe meno competizione nel settore.
La CMA ritiene inoltre che l’acquisizione possa aveva conseguenze per il settore dei social media. Giphy potrebbe bloccare l’uso delle GIF da parte dei concorrenti di Facebook o chiedere di fornire più dati degli utenti. Ciò ridurrebbe le scelte degli stessi utenti e rafforzerebbe il potere di Facebook.
L’azienda guidata da Mark Zuckerberg ha ora cinque giorni di tempo per comunicare proposte che consentano di risolvere i problemi individuati. La CMA valuterà entro i successivi cinque giorni se accettare le proposte o avviare la fase 2 dell’indagine.
Aggiornamento del 1 aprile: Facebook non fornito nessuna proposta, quindi la CMA ha comunicato l’avvio della fase 2, ovvero un’indagine più approfondita sull’acquisizione che terminerà il 15 settembre 2021.