Dopo aver attirato le attenzioni del Congresso USA, l’acquisizione di GIPHY da parte di Facebook annunciata il mese scorso finisce anche nel mirino dell’antitrust UK. Per portare a termine con successo la trattativa il gruppo di Mark Zuckerberg ha staccato un assegno dall’importo pari a 400 milioni di dollari.
Facebook-GIPHY: CMA vuol vederci chiaro
Nel Regno Unito la Competition and Markets Authority ha intimato alla società di Menlo Park di interrompere almeno temporaneamente ogni attività legata al completamento dell’operazione, in attesa che venga fatta chiarezza. Al vaglio la possibilità che inglobando quello che è di fatto l’archivio di GIF più grande e conosciuto del mondo online Facebook abbia infranto una legge sulla concorrenza. L’autorità concede a terze parti l’opportunità di fornire le loro opinioni e i loro commenti in merito entro e non oltre il 3 luglio 2020, dopodiché si pronuncerà sulla questione.
Come sottolinea il sito TechCrunch non è la prima volta che CMA avvia un’indagine sulle acquisizioni del social network, ma quelle passate si sono sempre risolte nel proverbiale buco nell’acqua. Lo ha fatto anche nel 2014 in relazione a un affare dalla portata economica ben più consistente: quello che ha permesso a Zuckerberg di allungare le mani su WhatsApp con un investimento quantificato in oltre 19 miliardi di dollari.