La tecnologia Radio Frequency IDentification (RFID), già utilizzata per esempio per tessere di riconoscimento o carte di credito, quest’estate ha anche esordito nel mondo dei social network: è stata infatti utilizzata per una versione nel mondo reale del Mi Piace di Facebook.
L’identificatore di radio fequenze permette di passare ad un lettore magnetico le informazioni (solitamente con i dati dell’utente) contenute nel transponder (TAG) grande appena come un codice a barre o un’etichetta adesiva. Questo meccanismo può funzionare ad una distanza più o meno elevata, e univocamente o biunivocamente a seconda della complessità dei lettori e dei TAG utilizzati.
A pensansare ad un suo utilizzo social è stata l’azienda israeliana e-dologic che l’ha sperimentata nel centro estivo Coca Cola Village . Gli utenti sono stati dotati di un braccialetto con Tag RFID con i propri dati Facebook caricati , mentre nelle varie aree del villaggio vacanze sono state dislocate delle “Like-Machine”: avvicinando il braccialetto al lettore contenuto al suo interno, questa crea automaticamente un “mi piace” sul profilo dell’utente per il luogo o l’attività specifica così gradita da volerla spammare condividere con i propri amici.
Oltre alle macchine con il pollice, il fotografo ufficiale del Coca Cola Village è stato dotato di una macchinetta che in combinazione con i braccialetti permette di pubblicare e taggare automaticamente le foto. L’iniziativa, hanno riferito gli organizzatori, è stata premiata con un alto gradimento da parte degli utenti . Ma d’altronde il pulsante “non mi piace” non esiste ancora su Facebook.
Claudio Tamburrino