Incoraggiare le conversazioni incentrate su musica e programmi televisivi, incentivare le relazioni basate sull’intrattenimento di cui gli amici stanno fruendo, identificare poli di interesse e abitudini nella dieta mediatica degi utenti per mettere il tutto al servizio degli inserzionisti: gli obiettivi di Facebook sono chiari, e per perseguirli ha svelato una nuova funzione che presto sarà attivabile sulle app mobile dedicate a Android e iOS. Sarà possibile azionare l’orecchio del social network, capace di identificare in pochi secondi il brano musicale o lo show che riempie l’ambiente in cui si trova l’utente.
La nuova funzione, spiega il social network in blu, risponde alla tendenza sempre più solida alla condivisione di stralci di media: se gli utenti sono finora stati costretti a descrivere l’intrattenimento in cui sono immersi innanzitutto ricordandone il titolo, ricorrendo ad hashtag e attingendo ad altre fonti esterne a Facebook, lo stesso social network presto consentirà di rintracciare e postare i riferimenti del contenuto senza allontanarsi dalla sua interfaccia . Il tutto, con una funzione in tutto e per tutto simile a servizi come Shazam.
La funzione, a partire dalle prossime settimane per gli utenti statunitensi, consentirà agli utenti di attivare il microfono del proprio smartphone per consegnare a Facebook il flusso audio in entrata : per rassicurare coloro che vi intravedono i prodromi di un sistema di sorveglianza silente , Facebook ricorda che la feature è opzionale, e che in ogni caso non viene immagazzinato alcun dato relativo alle tracce audio che corrispondono a contenuti non non condivisi.
Con il sistema di fingerprinting audio basato sul database costruito sulle API di Spotify, Rdio e Deezer, in pochi secondi Facebook metterà a disposizione le informazioni sul contenuto identificato fra gli aggiornamenti di stato. Condividendolo, l’utente consegnerà ai propri amici un’anteprima di 30 secondi del brano musicale o una descrizione dettagliata del programma televisivo a cui stanno assistendo.
Lo strumento, che semplifica le operazioni compiute da coloro che già si dilettano in conversazioni centrate sull’intrattenimento, si potrebbe configurare per Facebook come un catalizzatore di investimenti pubblicitari : i dati mostrano che l’immarcescibile intrattenimento televisivo si affianca sempre di più alla fruizione dello schermo mobile, e se il circolo virtuoso tra contenuti tradizionali e social media deve ancora dispiegarsi appieno, sono in molti, da Twitter alla stessa Facebook , ad investire sullo studio del multitasking degli utenti per incoraggiarlo e metterlo a frutto.
Gaia Bottà