Al quartier generale di Menlo Park, un raggiante Mark Zuckerberg per l’attesa presentazione di Facebook Home , la nuova famiglia di applicazioni per dispositivi basati su Android. Con il modello First – smartphone LTE a basso costo, circa 100 dollari, prodotto dal gigante taiwanese HTC – la nuova casa mobile del social network californiano arriverà preinstallata dal prossimo 12 aprile . Mentre tutti gli altri utenti potranno scaricarla sotto forma di applicazione dal Play Store di BigG, in attesa di nuove partnership .
Dichiarazioni al miele da parte della stessa azienda di Mountain View, pronta a sottolineare la bontà della scelta ricaduta su Android, sistema definito “più aperto e flessibile”. Una piccola polemica con Apple, dal momento che gli stessi vertici di Facebook hanno annunciato che, almeno per ora, la versione Home non sarà disponibile per gli utenti basati su iOS . Eppure, Zuckerberg in persona non ha nascosto l’ obiettivo finale : portare la nuova casa in blu a tutti gli utenti su tutti i dispositivi.
Dal modello S III della linea Galaxy alle versioni One, One X e One X+ di HTC, Facebook Home è la nuova scommessa della piattaforma californiana per la tanto discussa realizzazione di un vero e proprio facebook-fonino . A questo punto, meglio chiarire subito un potenziale equivoco: la famiglia di app Home non rappresenta un autentico sistema operativo, certamente un’espansione decisa del concetto di applicazione . Ma, al contrario di quanto anticipato nello scorso marzo, non si tratta nemmeno di un fork dell’OS di Google.
Nello specifico , Facebook Home è come un cuore social per le esperienze connesse in mobilità, uno screensaver – come spiegato da alcuni osservatori del settore – che all’improvviso permette agli utenti di interagire con gli amici senza le fastidiose operazioni di apertura e login dell’applicazione. Le notifiche nel flusso, cosiddetto news feed , appariranno singolarmente su tutto lo schermo del telefonino, in modo da massimizzare l’attenzione dell’utente su quella specifica tipologia di contenuto.
È chiaro che a Zuckerberg e soci interessa aumentare a dismisura il volume di tempo trascorso in mobilità sulla piattaforma in blu, per questioni anche – soprattutto? – legate ai guadagni in ambito pubblicitario. Lo stesso CEO ha però assicurato che, almeno inizialmente, nessuna inserzione social apparirà nella nuova Home su Android. Quelle successive verranno invece implementate all’interno dei cover feed , ovvero le notifiche a tutto schermo che rappresentano il nucleo di fuoco del nuovo progetto.
Altra caratteristica fondamentale, il nuovo client di messaggistica istantanea Chat Heads , descritto da alcuni critici come una sorta di iMessage potenziato. Gli utenti Android potranno visualizzare delle piccole sfere in movimento, con le foto profilo all’interno per ricordarsi del destinatario/i della conversazione in tempo reale. Facebook spera così di trasformarsi nel Whatsapp degli ecosistemi social. Zuckerberg ha dunque annunciato aggiornamenti a cadenza mensile per la fornitura costante di migliorie grafiche e di servizio .
Al di là delle stoccate di Google alla Mela e delle prime polemiche sulla privacy – Facebook ha assicurato che le posizioni geolocalizzate degli utenti non verranno tracciate – la nuova casa su Android sembra aver convinto almeno gli analisti di Wall Street. Il valore azionario dell’azienda in blu è infatti salito del 3 per cento dopo la conferenza stampa di Menlo Park. Per la redazione di Wired , Home non è carne e non è pesce, un’applicazione potenziata con cui il genio di Zuckerberg è riuscito ad ingannare tutti con un facebook-fonino che non c’è.
Mauro Vecchio