Una sintetica lettera aperta , indirizzata ai vertici di Facebook da parte degli esperti di Sophos, nota società specializzata in sicurezza informatica. Una missiva partita da una semplice domanda, posta ai responsabili di Sophos da numerosi utenti social: perché Facebook non si impegna di più per la protezione dei suoi milioni di iscritti?
Sul blog Naked Security sono così stati tracciati tre semplici percorsi , che Facebook dovrebbe intraprendere al più presto per garantire una maggiore sicurezza tra le sue bacheche in blu. Per meglio tutelare più di 500 milioni di utenti dalle minacce rappresentate da attività fraudolente come il phishing e lo scam .
Il primo percorso indicato da Sophos dovrebbe procedere verso un’impostazione di default della massima protezione in termini di privacy, cioè richiedendo l’esplicito consenso degli utenti ad ogni singola modifica delle opzioni di condivisione o del livello di accesso alle informazioni personali.
Sul secondo percorso dovrebbe invece essere approvato un meccanismo globale che autorizzi le singole applicazioni ad entrare tra i meandri del sito in blu . Secondo Sophos sarebbero troppe le applicazioni attualmente presenti su Facebook, soprattutto se prive di una sorta di controllo ai confini. Molte di queste verrebbero infatti sviluppate per fini fraudolenti.
Gli esperti di Sophos hanno infine sottolineato come le connessioni sicure in HTTPS rappresentino un giusto passo per la sicurezza degli utenti social. Facebook dovrebbe però impostarle in qualsiasi caso di default , non lasciando ai suoi iscritti il compito di attivarle e per giunta solo in alcuni casi.
Mauro Vecchio