Facebook esordisce in Borsa: il prezzo a cui offre sul mercato pubblico le sue 421,233,615 azioni è di 38 dollari.
La sua offerta pubblica iniziale ( Initial Public Offering , IPO) è l’evento che sta tenendo sulle spine molti investitori, certamente interessati a scoprire l’effettivo valore del social network che finora non sembra aver sbagliato un colpo: grandi gruppi come Morgan Stanley, J.P. Morgan, Goldman, Sachs & Co., BofA Merrill Lynch, Barclays, Allen & Company LLC, Citigroup, Credit Suisse e Deutsche Bank Securities sono coinvolti direttamente nella vendita che dovrebbe raccogliere intorno ai 16 miliardi di dollari e che promette una valutazione complessiva dell’azienda pari a 104 miliardi di dollari, una cifra in grado di far impallidire l’esordio in Borsa di Google, precedentemente visto come un grande successo.
Di questo totale di oltre 400 milioni di azioni, solo 180 milioni sono direttamente di Facebook, che dunque dovrebbe incassare circa 6,8 miliardi di dollari, mentre il resto viene dagli attuali azionisti di Facebook. Basandosi sulle quote detenute e sul prezzo di lancio del titolo, qualcuno si è anche divertito a stilare una classifica di chi monetizzerà di più questo debutto.
Gli addetti ai lavori, inoltre, sconsigliano di lanciarsi ad acquistare quote il primo giorno: spesso all’esordio nelle contrattazioni il titolo sale, ma nelle settimane successive va incontro a un naturale assestamento. In altre parole, è possibile che un “pop” odierno, col titolo che schizza a oltre 40 dollari, possa essere seguito da un “flop” nelle prossime settimane: i piccoli investitori farebbero bene a restare alla finestra per cercare di capire, con calma, dove questa quotazione porterà Facebook a medio e lungo termine.
Per seguire in diretta l’andamento del titolo è possibile consultare la pagina dedicata del NASDAQ.
Claudio Tamburrino