Facebook cambia nuovamente le modalità di gestione della privacy degli utenti e, in particolare, espande le proprie possibilità di utilizzare i contenuti caricati degli utenti, ma in cambio sembra voler offrire maggiori strumenti per controllarli.
Il social network, nello specifico, con le nuove condizioni d’uso che ancora devono entrare in vigore, estende la possibilità di tracciare gli interessi degli utenti ed utilizzarli per veicolare advertising: Facebook si riserva in generale il diritto di utilizzare i dati per la pubblicità, sempre che gli utenti non decidano di escludere tale possibilità tramite un sistema di opt-out .
Tradizionalmente i cambiamenti nelle policy di gestione della privacy del social network sono stati accompagnati da polemiche e rettifiche: spesso il problema era nella mancata chiarezza o tempestività nella notifica.
Stavolta il sito in blu sembra aver fatto lezione del passato ed il nuovo aggiornamento arriva con spiegazioni dettagliate sulle informazioni cui il social network metterà mano e su come gli utenti potranno controllarle.
Le spiegazioni relative alle politiche sulla privacy, infatti, stavolta prendono la forma di uno strumento ad hoc: Privacy Basics , che mette a disposizione guide interattive per rispondere alle domande più frequenti degli suoi utenti (dalla rimozione dei tag al controllo dei post sulla propria bacheca).
Nel dettaglio, con le nuove modifiche viene inoltre introdotto in alcune regione un pulsante per gli acquisti sul social network : questo, naturalmente, è strettamente collegato con i nuovi utilizzi dei dati che il social network si arroga.
Per Facebook in particolare si potrebbe aprire un nuovo enorme business se riuscisse a veicolare pubblicità altamente targettizzata ai suoi utenti, offrendo loro altresì un sistema di acquisto integrato, sicuro e semplice, senza al contempo rovinare l’esperienza offerta dal suo core business.
Claudio Tamburrino