Facebook comincia a fare sul serio con le fake news: le notizie bufala ora potranno essere individuate e contrassegnate come tali sul social network, anche se per ora naturalmente si tratta di uno strumento ancora ai primi stadi di sviluppo e con capacità tutte da verificare: in molti si chiedono quale sia il grado di affidabilità del nuovo filtro. È presto per dirlo visto che è stato introdotto in Europa da gennaio, in occasione della campagna elettorale tedesca. Lo strumento non è ancora attivo in Italia, ma potrebbe esserlo presto .
Il nuovo strumento anti-bufale messo in piedi da Facebook, etichetta le notizie controverse come “disputed” ( contestate ). Si tratta dell’ennesimo impegno di Facebook nel mantenere il social network un luogo sicuro e meno attaccabile. Gli sforzi già avviati contro il click baiting e più in generale contro le fake news stanno dando buoni risultati e testimoniano comunque uno sforzo serio.
Sullo stesso fronte sono allineati tutti i principali player, tra cui Twitter e Google , che si muovono sul fronte delle alleanze convinti che l’unione possa fare la forza nel debellare i mali che affliggono la Rete. D’altronde le notizie non attendibili oltre che mettere a repentaglio la sicurezza possono mettere in cattiva luce le rispettive piattaforme: lo sa bene Google, che si è trovata gli occhi puntati contro per alcuni risultati di dubbio gusto elaborati e condivisi dal suo motore di ricerca (compreso l’assistente personale Home ).
Quando ad algoritmi asettici vengono date in pasto false notizie c’è il rischio che non distinguano il vero dal verosimile: molti Presidenti degli Stati Uniti pare siano membri comprovati del Ku Klux Klan , Barack Obama starebbe preparando un colpo di stato , il partito Repubblicano sarebbe un gruppo nazista . Risultati assurdi, ma che potrebbero creare fraintendimenti pericolosi. I danni in questo caso sarebbero ben più gravi rispetto all’alimentazione di bufale non confermate sul rilascio di nuovi smartphone.
Mirko Zago