Meta ha annunciato due novità per Facebook e Instagram in Europa. Il costo dell’abbonamento mensile verrà ridotto e gli utenti vedranno meno inserzioni personalizzate. Verranno però mostrate interruzioni pubblicitarie che non potranno essere evitate. L’azienda di Menlo Park spera così di non ricevere una multa per la violazione del Digital Markets Act.
Abbonamento più economico per Facebook e Instagram
Come è noto, Meta ha introdotto un abbonamento per Facebook e Instagram a novembre 2023 che elimina le inserzioni pubblicitarie basate sui dati degli utenti. Chi vuole usare i social network senza pagare nulla deve automaticamente accettare il “tracciamento”. Secondo l’azienda californiana, la scelta “Subscription for no ads” (nota anche come “Pay or consent”) rispetta il GDPR (Regolamento sulla protezione dei dati) e la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea.
A partire da oggi, il costo dell’abbonamento diminuisce da 9,99 a 5,99 euro/mese su web e da 12,99 a 7,99 euro/mese su Android e iOS. Per ogni account aggiuntivo si dovrà pagare 4 euro/mese su web e 5 euro/mese su Android e iOS (invece di 6 e 8 euro/mese, rispettivamente).
Meta afferma che, nonostante le richieste degli enti regolatori vadano oltre quanto previsto dalla legge, nelle prossime settimane verrà chiesto agli utenti di scegliere l’opzione con meno inserzioni personalizzate. Tali inserzioni sono basate sul contesto (ciò che vede l’utente sui social network), ma verranno utilizzati alcuni dati personali, tra cui età, sesso e posizione geografica.
Meta aggiungerà però inserzioni che non potranno essere “saltate” per alcuni secondi. L’azienda di Menlo Park sottolinea che la visualizzazione di inserzioni meno personalizzate potrebbe ridurre le entrate delle società che effettuano campagne di advertising su Facebook e Instagram.
La Commissione europea ha stabilito che il modello “Pay or consent” non rispetta il Digital Markets Act. Meta spera che queste novità consentano di evitare una sanzione. Il risultato dell’indagine si conoscerà entro marzo 2025.
L’azienda californiana è stata denunciata da BEUC, varie associazioni dei consumatori e noyb. Secondo il fondatore Max Schrems, quello di Meta è l’ennesimo tentativo di ignorare la legge europea.
Invece di chiedere un consenso esplicito, Meta continuerà ad usare i dati degli utenti e mostrerà anche inserzioni che non potranno essere evitate. Il comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha pubblicato un comunicato su LinkedIn per esprimere la sua soddisfazione. L’avvocato Schrems ricorda che la Data Protection Commission dell’Irlanda ha collaborato con Meta dal 2018 per aggirare il GDPR.