A fine aprile è stato distribuito iOS 14.5 con la famosa funzionalità App Tracking Transparency (ATT) che impone agli sviluppatori di chiedere agli utenti il consenso al tracciamento da parte delle app. L’azienda di Menlo Park ha criticato la novità fin dall’inizio, in quanto causerà una diminuzione dei profitti derivanti dall’advertising. Un nuovo avviso, mostrato nelle app Facebook e Instagram, ipotizza l’eventualità di chiedere una somma di denaro per l’accesso ai servizi.
Facebook e Instagram a pagamento su iOS?
Prima ancora dell’arrivo di ATT, Facebook aveva evidenziato le possibili conseguenze per le PMI che ricavano profitti dalle inserzioni pubblicitarie. Dopo aver minacciato una denuncia contro Apple (una denuncia è stata invece presentata in Germania), l’azienda di Menlo Park ha deciso di adottare un’altra strategia.
Gli utenti iOS hanno iniziato a vedere una schermata informativa che elenca tre motivi per cui è necessario attivare il tracciamento nella app Facebook e Instagram:
- Mostrare inserzioni pubblicitarie più personalizzate
- Supportare le aziende che usano le inserzioni per raggiungere i clienti
- Mantenere Facebook/Instagram gratuiti
Sembra quindi che l’intenzione sia “spaventare” gli utenti, facendo credere che i due servizi potrebbero diventare a pagamento, se non viene concesso il permesso al tracciamento su iOS. Da circa due anni, sulla home page del social network è stata eliminata la frase “È gratis e lo sarà sempre“. Zuckerberg aveva dichiarato nel 2018 che ci sarà sempre una versione gratuita di Facebook, ma ciò non esclude che possa essere introdotta una versione a pagamento.
Qualcuno ha fatto notare che, se gli sviluppatori saranno costretti a chiedere la sottoscrizione di un abbonamento, Apple incrementerà i guadagni con le commissioni (30 o 15% a seconda dei profitti annuali).