Lanciato in una prima versione beta per tutti gli iscritti statunitensi, il motore di ricerca delle connessioni social diventerà ancora più potente e invasivo, con conseguenze che già allarmano gli attivisti per la privacy digitale. L’ambiziosa funzione di Facebook Graph Search permetterà ad un limitato gruppo di utenti-tester di effettuare ricerche basate su tutto ciò che è stato condiviso dagli amici in blu .
Alcuni esempi per chiarire in modo sintetico il funzionamento della nuova feature annunciata dai responsabili dell’azienda di Menlo Park. Se con la prima release di Graph Search era possibile trovare tutti quegli utenti che seguono l’acclamatissima serie televisiva Breaking Bad , le modifiche apportate da Facebook al suo motore social permetteranno di scoprire post, aggiornamenti di stato e semplici attività di sharing legate all’atteso finale di domenica scorsa (ieri in Italia).
Altro esempio , un utente potrà digitare la query post su ballando con le stelle con i miei amici , per avere restituito un flusso di contenuti organizzato per quel determinato programma televisivo. In altre parole, si tratta di una nuova espansione del comando hashtag adottato sulla scia di Twitter per raggruppare le condivisioni a mezzo social network su determinati e popolari argomenti di discussione online.
In aggiunta , i primi tester statunitensi potranno ottenere tutti i post pubblicati da un determinato account (esempio, la Casa Bianca) o un ordine cronologico (tutti i contenuti del 2012) della pubblicazione. In attesa dei feedback da parte dei suoi utenti, Facebook potenzia il Graph Search per risultare ancora più attraente agli inserzionisti, per una profilazione definitiva dei netizen personalizzazione tagliata su misura dei consumatori del web.
Mauro Vecchio