La promessa elargita all’ultima conferenza annuale per sviluppatori , F8, è stata mantenuta. A distanza di appena 4 mesi dall’evento, Facebook annuncia il rilascio del progetto Surround360 – la videocamera capace di riprese a 360 gradi – in modo totalmente open source e open hardware.
Sul Web sono disponibili al download gli schemi e il codice sorgente , nonché i manuali di assemblaggio in perfetto stile IKEA, con tanto di video che ne illustra le fasi essenziali .
Il tutto per la felicità della community FOSS, per le orde di appassionati del Do IT Yourself , ma soprattutto una strategia per favorire la diffusione dei video a 360 gradi. A dichiaralo è lo stesso Brian Cabral, il direttore del progetto: “Abbiamo deciso di renderlo open source e accelerare lo sviluppo dell’ecosistema e dei video a 360 gradio. Noi crediamo che questa sia la prima videocamera ad essere completamente open source”. Al momento, infatti, le uniche piattaforme che supportano questo genere di contenuti (panoramici e “interattivi”) sono solo due: Facebook e YouTube.
In realtà, Facebook ha sempre promosso il movimento FOSS, con Open Compute e varie iniziative open source e open hardware tra cui il linguaggio Hack , gli switch modulari Wedge e il tool per l’analisi statica del codice sorgente Infer .
Tonando al dispositivo, Surrond360 risulta composto da diciassette videocamere da 4 megapixel racchiuse in un corpo circolare, quattordici poste al centro, una sulla parte superiore e due su quella inferiore (usate per creare un’unica immagine che occulta il supporto che lo mantiene), capaci di registrare video in 4K, 6K o 8K. I materiali per la costruzione costeranno 30.000 dollari e il montaggio richiederà circa quattro ore di lavoro.
Come osserva Techcrunch , però, esistono numerose alternative professionali, anche meno costose, come il Nokia Ozo e la GoPro Odyssey promossa da Google per il progetto Jump .
Il software per il controllo di Surrond360, invece, è compatibile con Ubuntu 14.04 e ha come dipendenze PointGrey Flycapture SDK , Cmake , gflags , OpenCV 3.0 o superiore e ffmpeg , mentre per il programma di elaborazione video basterà un sistema operativo basato su Unix come Mac OS X o una qualsiasi distribuzione Linux.
La velocità di immagazzinamento e di elaborazione dei dati sarà fondamentale per ottenere un risultato soddisfacente. Ogni immagine RAW verrà convertita in PNG e in seguito processata per correggere eventuali disallineamenti con le altre. Per registrare i video verrà richiesto un grosso quantitativo di memoria: per immagazzinare un minuto a 30fps, ad esempio, saranno necessari 120GB.
Il colosso di Menlo Park afferma che non entrerà nel commercio delle videocamere. Il progetto, infatti, si pone come obiettivo quello di facilitare la creazione di contenuti di qualità per i dispositivi VR come Oculus Rift , altro progetto su cui Zuckerberg ha investito ingenti risorse e sul quale scommette per il futuro dell’azienda.
Pasquale De Rose