La nuova versione del servizio Markeplace di Facebook, già disponibile negli USA, nel Regno Unito, in Australia e in Nuova Zelanda, è destinata ad aumentare la sua penetrazione nel mondo dell’e-commerce, ponendo il social network in diretta competizione sia con eBay che con Craigslist, il servizio di annunci creato nel 1995 e attivo ormai in 70 nazioni. Come spiega la società stessa, Marketplace consente ai singoli utenti di gestire direttamente tra loro gli scambi, finora possibili solo attraverso i gruppi, il tutto attraverso una piattaforma per la gestione delle transazioni che, secondo quanto dichiarato dal project manager Bowen Pan, coinvolgono già 450 milioni di utenti al mese.
L’uso della piattaforma non prevede alcuna commissione . Il social network si smarca così da responsabilità su eventuali cattivi esiti degli scambi. A questo proposito, Pan rassicura che: “Su Facebook gli utenti presentano le proprie identità reali”, aggiungendo poi: “riteniamo che conoscere l’identità della propria controparte sia molto importante”.
Prossimamente, pertanto, l’icona di Marketplace prenderà il posto di quella di Messenger, nell’app mobile di Facebook, conducendo gli utenti su pagine automaticamente selezionate da un algoritmo per proporre offerte attinenti agli interessi dei singoli utenti. La profilazione , inizialmente basata sui “mi piace”, sarà successivamente incentrata sulla storia degli acquisti e delle offerte visionate. Per creare un’inserzione sarà sufficiente caricare una foto dell’articolo corredata di prezzo, di una breve descrizione e collocazione geografica. Per quanto concerne le transazioni vere e proprie, Marketplace consente di contattare direttamente il venditore. Come sottolinea il social network, Markeplace è il primo servizio sviluppato per l’app mobile di Facebook. La versione per il browser non è infatti disponibile, anche se prevista, come confermato dal project manager.
Appena lanciato il nuovo servizio, però, Business Insider ha fatto rilevare che gli utenti hanno iniziato ad usare la nuova funzione per scambiare, in maniera sfacciata, prodotti e servizi che violano le policy di Facebook , come farmaci, animali e servizi per adulti. Sono stati individuati annunci di tutti i tipi, dalla vendita di serpenti a pesci, persone che si offrivano per lavori agricoli e persino utenti ritratti in abiti succinti e pose particolarmente suggestive. Per il momento, il social network non ha commentato la notizia, limitandosi a confermare che la policy vieta espressamente comportamenti simili e a dichiarare che i dipendenti del social network si impegneranno a rimuovere annunci offensivi o che violino le politiche di Facebook, anche attraverso le segnalazioni degli utenti.
Thomas Zaffino