Le “Storie” di Facebook, funzione che consente di pubblicare foto, video e testi in modo temporaneo (solo per 24 ore), sono ora una realtà ufficiale per tutti gli utenti di dispositivi mobile (iOS e Android), che sono oltre 1 miliardo. Lanciata in Italia in fase test già dal 15 febbraio, la funzione è ora presente anche su Instagram e WhatsApp ed è disponibile in Ungheria, Argentina, Norvegia, Svezia, Spagna, Malesia e Taiwan.
“Abbiamo lanciato oggi ( 28 marzo, ndr ) una nuova fotocamera con effetti e due modi aggiuntivi per condividere le foto e i video ripresi”, spiega Connor Hayes, Product Manager di Facebook, in un comunicato apparso nella newsroom della società. “La fotocamera di Facebook è dotata di dozzine di effetti, maschere, cornici e filtri interattivi che si possono applicare alle vostre foto e video”, prosegue Hayes. “Stiamo anche collaborando con alcuni marchi per creare maschere su film in uscita: Alien, Covenant, Despicable Me 3, Guardians of the Galaxy Vol. 2, Power Rangers, Smurfs: The Lost Village e Wonder Woman. Inoltre, accoglieremo artisti come Douglas Coupland e Hattie Stewart e aggiorneremo regolarmente gli effetti creativi per darvi il piacere di averne sempre di nuovi da esplorare”.
Facebook non ha dovuto fare grandi sforzi immaginativi per realizzare la nuova, richiestissima, funzione, poiché si tratta esattamente di ciò che ha inventato il social network rivale Snapchat, che infatti ha subito accusato il colpo; le sue azioni alla Borsa di Wall Street hanno perduto il 3,58 per cento, a poche settimane dalla positiva IPO .
“In aggiunta alla condivisione delle vostre Storie, sappiamo che potreste voler condividere foto e video solo con chi volete voi. Abbiamo perciò aggiunto Direct, un’opzione che consente di condividere individualmente le foto e i video solo con determinati amici per un tempo limitato. Quando si invia una foto o un video tramite Direct, i vostri amici saranno in grado di vederla una volta e rispondere. Una volta che la conversazione o la foto saranno arrivate al termine, il contenuto non sarà più visibile in Direct”, illustra Hayes.
Con l’introduzione di Storie, Facebook conta di rafforzare la propria raccolta pubblicitaria , sfruttando anche il momento di difficoltà di Google con YouTube, dopo i problemi sorti a causa di pubblicità apparse vicino a messaggi di incitamento all’odio. Le scuse ufficiali e l’impegno a perfezionare l’algoritmo che dovrebbe controllare il collocamento delle ADV sulla piattaforma di video streaming sembrano non essere bastate, dal momento che diversi inserzionisti hanno ritirato le loro campagne.
Pierluigi Sandonnini