Facebook ha lanciato un nuovo progetto ancora destinato alla qualità dei contenuti ed in particolare al giornalismo: si chiama ambiziosamente The Facebook Journalism Project e si declinerà in varie forme, da definire nel corso di un processo di stretta collaborazione tra il social network e gli editori .
Zuckerberg aveva già chiaramente espresso la sua opinione sul futuro del giornalismo e dopo i primi mesi di prova del suo progetto Instant Article parlava di un futuro fatto di “contenuti sempre più ricchi” che potessero andare “oltre a semplici composizioni di testi e foto” con video e contenuti in realtà virtuale.
Nel frattempo il discorso sembrava essersi spostato sulla qualità dei contenuti , anche perché il 2016 è stato contrassegnato dalla “post-verità” e il social media in blu si è trovato al centro delle polemiche per il numero di bufale condivise sulla sua piattaforma e sulla loro presunta influenza sull’andamento delle elezioni di diversi paesi, Stati Uniti in primis.
Dopo l’introduzione di alcuni strumenti per la segnalazione e la rimozione automatica delle notizie fake e click baiting , Facebook è ora tornata a cercare sinergia con i produttori di contenuti. Ma nel presentare il nuovo progetto parte ancora dagli obiettivi legati alla lotta ai contenuti di bassa qualità: “Facebook – si legge nel post del direttore ai prodotti Fidji Simo – è un nuovo tipo di piattaforma e vogliamo fare la nostra parte per permettere alle persone non solo di essere connesse ma anche di avere conversazioni significative ed essere informati (…) per questo abbiamo lanciato questo progetto che ha l’obiettivo di stringere il nostro legame con l’industria editoriale dei giornali”.
Il progetto rappresenta, in sostanza, un programma di partnership tra il social network e gli editori con l’obiettivo di sviluppare prodotti e servizi che riescano a dare alle persone “gli strumenti per ottenere le informazioni di cui hanno bisogno per essere lettori informati nell’era digitale”.
Tali nuove forme da studiare potranno andare da veri e propri strumenti attraverso cui accedere alle informazioni, a nuovi formati di storytelling da sviluppare insieme agli editori per coinvolgere maggiormente i lettori, il tutto non trascurando l’attenzione per le notizie locali, pertanto dando importanza alla collaborazione con le redazioni più piccole.
Inoltre Facebook ha intenzione di offrire veri e propri corsi di aggiornamento per i giornalisti (come sta già facendo) dedicati naturalmente agli argomenti informatici e in particolare presumibilmente ai social network e agli strumenti specificamente pensati per essi: in particolare giornalisti ed editori avranno accesso a strumenti di aggiornamenti live (sia testuale che video streaming).
Claudio Tamburrino