Durante l’evento tenutosi nella notte, Facebook ha presentato un sistema di messaggistica che integra SMS, email e instant messaging (IM) e che sarà messo a disposizione nei prossimi mesi, “molto lentamente” e inizialmente solo su invito.
La lista di primi commenti sulla novità del social network:
Gmail Killer ; “Non è un email killer, è un sistema di messaggistica che ha l’email come parte di esso”, Mark Zuckerberg; la mossa che “rende Facebook ancora più una minaccia per Google”; “tentativo di controllare ancora di più le comunicazioni”, Charlene Li, analista di social media; “Non bisognerà più ricordarsi quale mezzo di comunicazione preferisce un contatto, basterà scrivere il loro nome”, il blog ufficiale di Facebook; “un passo troppo grande” per il social network in blu, Jeff Bonforte , CEO di Xobni ; “Non un Gmail Killer, ma i miei figli vogliono un invito”, Cristopher Dawson , Zdnet; “Non sono affatto preoccupato”, Eric Schmidt , CEO di Google.
Facebook non è la prima a pensare o implementare un sistema del genere: anche AOL e Yahoo! stanno per introdurre nuovi sistemi o opzioni che integrino SMS, social network e l’IM nei servizi email che già offrono; e un concetto simile, poi, pur se parlando di servizio offerto dal gestore telefonico, lo aveva mostrato lo smartphone First Else , cancellato prima di arrivare sul mercato. Sono parecchie, tuttavia, le novità presentate sull’argomento dal social network, tanto da spingere gli osservatori a chiedersi come evolverà, di conseguenza, la comunicazione online e porsi domande sul futuro della posta elettronica.
Innanzitutto FB ha introdotto indirizzi di posta riservati agli utenti che lo desiderano : il suffisso scelto è @facebook.com , che sarà affiancato al proprio nome (mentre i suoi dipendenti avranno il più corto @fb.com ). A questa novità ha aggiunto il miglioramento del servizio interno di messaggistica che già gestisce oltre 4 miliardi di messaggi : saranno integrate le possibilità, finora non previste, di inoltrare una conversazione o di togliersi da una in corso, ed è stata annunciata la (prossima) possibilità di inviare allegati.
Con un potenziale bacino di utenza costituito dai 550 milioni di amici del social network, già così FB potrebbe sfidare Gmail: di cattivo augurio per il servizio di Mountain View il fatto che a poche ore dall’annuncio di Zuckerber (per appena dieci minuti, ma con pessimo tempismo) sia finito down insieme a Google Apps e Google Calendar.
Mark Zuckerberg, poi, non si è limitato a questo. “Parlando con liceali” ha riferito di aver capito che l’email non è più utilizzata dai giovani (che la considerano troppo lenta o formale), mentre gli altri ne dipendono ancora, e partendo da questa considerazione ha trovato una soluzione multilivello. L’idea è quella di mettere insieme tutti i sistemi di comunicazione di un utente in un unica cronologia , consultabile ovunque e che scelga in automatico dove contattare la persona cui ci si sta rivolgendo.
Il sistema così sviluppato dovrebbe permettere di scrivere ad una persona e inviargli il messaggio con lo strumento ritenuto più appropriato (SMS, IM, email o messaggio di FB) e ricevere la risposta da dovunque venga sul sistema in cui in quel momento ci si trova. La piattaforma stessa, spiega il CEO del social network, cerca di capire dove inviare il messaggio e dove no, così da non averlo in cinque differenti canali lo stesso messaggio (anche se non è stato spiegato come farebbe, né come verrebbe composta la cronologia finale).
Come scrive Joel Seligstein di Facebook: “Relativamente presto smetteremo di usare numeri di telefono e bizzarre sequenze di caratteri per contattarci. Basterà invece selezionare un amico tramite il nome”. Riprendendo, in parte, quanto già detto dagli osservatori nell’ipotesi di un telefono marchiato Facebook e al momento dell’ accordo raggiunto tra il social network e Skype.
Al fatto, poi, che avendo un nome pubblico come determinante del proprio account di posta si rischi di trasformare il tutto in un ricettacolo di spam, malware e altro genere di posta indesiderata, Facebook risponde con l’implementazione di una propria versione del priority box di Gmail: la possibilità, cioè, di suddividere automaticamente la posta in entrata tra persone che sicuramente si identificano come “contatti”, “altri” (che non rientrano fra gli amici o i colleghi, ma si può comunque ritenere posta da dover leggere), oppure spam, con opzioni di privacy personalizzabili. I numerosi dati (in primis quelli sugli amici) in possesso di Facebook, d’altra parte, possono rendere i suoi sistemi di filtraggio più efficaci di quelli dei concorrenti.
L’account @facebook.com non supporta ancora IMAP, anche se il social network ha detto che su questo stanno lavorando. Zuckerberg, d’altra parte, ha riferito che sarà possibile integrarvi altri servizi email . Si avvarrà, infine, dell’integrazione con le Web Apps di Microsoft (che vi collabora), e permetterà di accedere a file Word, Exel e PowerPoint allegati ai messaggi.
Claudio Tamburrino