Il governo del Regno Unito è pronto al lancio di una imponente campagna pubblicitaria per mobilitare l’opinione pubblica contro la decisione di Meta di portare la crittografia end-to-end su Facebook Messenger (e Instagram). Questa è l’indiscrezione riportata da Rolling Stones, dopo aver visto i documenti che descrivono la discutibile iniziativa del Ministero dell’Interno (Home Office) pagata con i soldi dei contribuenti pubblici.
Governo UK contro la E2EE di Messenger
La crittografia end-to-end arriverà su Messenger solo nel 2023 (non entro il 2022 come pianificato in precedenza). Nonostante l’intenzione dell’azienda di trovare il giusto compromesso tra privacy e sicurezza, il Segretario di Stato del Regno Unito aveva già criticato la decisione perché ostacolerebbe il lavoro delle forze dell’ordine, in particolare durante le indagini sui reati di pedopornografia.
La campagna pubblicitaria, affidata all’agenzia M&C Saatchi, conferma l’intenzione del governo di ostacolare in tutti i modi l’implementazione della funzionalità. La tattica scelta è quella che prevede la “manipolazione” dell’opinione pubblica attraverso uno spot allarmistico. I documenti visti da Rolling Stones descrivono la trama. All’interno di un box di vetro, installato in uno spazio pubblico, ci sono un bambino e un adulto che guardano lo smartphone. Ad un certo punto, l’adulto gira lo sguardo verso il bambino e il vetro del box si scurisce. L’obiettivo è creare un senso di disagio nello spettatore.
Un portavoce del governo ha confermato che la campagna pubblicitaria evidenzierà l’impatto della crittografia end-to-end sulla sicurezza online dei bambini. Per la campagna sono stati investiti 534.000 sterline. Diversi gruppi favorevoli all’introduzione della crittografia hanno già preparato una contro-campagna. Robin Wilton, Direttore di Internet Society, ha dichiarato che l’iniziativa del governo è pericolosa perché i bambini saranno più vulnerabili senza la crittografia.
Aggiornamento (19/01/2022): è online il sito della campagna “No Place To Hide”.