Anche l’utente meno accorto smetterà di essere tracciabile dai contatti con i quali comunica a mezzo Facebook Messenger: con l’occasione del lancio di una nuova funzione di condivisione della propria posizione localizzata sulle mappe, a cui il social network sta lavorando da tre mesi, l’applicazione inverte silenziosamente la rotta sulla funzione di condivisione automatica che nei giorni scorsi aveva sollevato un polverone di polemiche.
L’estensione Chrome Marauder’s Map , la mappa del malandrino che razionalizzava i dati di geolocalizzazione condivisi automaticamente con ogni messaggio scambiato attraverso l’app, aveva reso esplicita l’opera di tracciamento dei contatti da parte di Facebook Messenger. Nulla a cui l’utente non avesse accettato di sottostare, nulla a cui l’utente non potesse scegliere di rinunciare: Facebook chiariva nelle condizioni d’uso che ogni messaggio può essere associato alla posizione di chi lo invia, e ha sempre consentito agli utenti di non approfittare dell’opzione, scegliendo di disabilitarla. Evidentemente, date l’indignazione e la sorpresa di molti utenti nell’apprendere che i propri contatti potessero localizzarli e tracciarne gli spostamenti, Facebook deve aver intuito la necessità di un cambio di rotta.
È così che Messenger ora permette di condividere la propria posizione, o un punto a scelta sulle mappe, con un gesto deliberato , dedicando a questa funzione un nuovo tasto che compare nell’app di messaggistica, così come avviene per altri servizi quali WhatsApp, ritenuta da Facebook complementare a Messenger.
“Come sempre – ricorda Facebook – Messenger non ottiene alcun dato di localizzazione dal vostro dispositivo a meno che non abilitiate i servizi di localizzazione per l’app”: per modificare queste preferenze basta agire sulle impostazioni .
Gaia Bottà