Un acquisto perfettamente in linea con l’obiettivo di espandere l’accesso alla Rete nei paesi in via di sviluppo, nei piani dell’iniziativa Internet.org lanciata dal founder e CEO di Facebook Mark Zuckerberg. L’azienda di Menlo Park ha ufficializzato l’acquisizione di Onavo , startup israeliana che distribuisce una tecnologia proprietaria per la compressione dei dati sui dispositivi iOS o Android .
Gli ultimi dati snocciolati dalla International Telecommunications Union (ITU) parlano di un costo ancora elevato nella fornitura di servizi Internet tra i paesi emergenti, mediamente il 30 per cento del reddito mensile. In linea con gli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite, Facebook vuole riuscire a collegare 5 miliardi di persone in tutto il mondo , cercando innanzitutto di minimizzare i costi legati al traffico dati.
Il social network californiano avrebbe pertanto investito tra i 150 e i 200 milioni di dollari per rilevare tutti gli asset dell’azienda israeliana, che sulla scia di altre applicazioni come Blaast e Snappli permette agli utenti di mobile di ottimizzare le performance dei propri telefonini con la compressione dei dati scambiati in mobilità.
Con l’acquisizione di Onavo, Facebook apre il suo primo ufficio in terra israeliana. ( M.V. )