La Commissione Europea sarebbe pronta ad aprire un’indagine formale sul modo in cui Facebook ha fatto valere la propria posizione sul mercato, creando una posizione disequilibrata rispetto ad altri gruppi che sono in qualche modo in concorrenza con il proprio marketplace. Al momento l’ipotesi è scaturita dal Financial Times e non sono ancora state pubblicate notizie ufficiali dalla Commissione, il che impedisce di conosce nel dettaglio il tenore delle accuse, ma tutto sarebbe focalizzato sulla “classified advertising” e sul modo in cui Facebook avrebbe abusato delle dimensioni della propria community.
Le indagini antitrust sarebbero finalizzate alla verifica delle azioni Facebook con il proprio marketplace e nel modo in cui potrebbe aver agito ai danni dei marketplace rivali: promuovendo gratuitamente il proprio stesso marketplace, insomma, avrebbe portato avanti una condotta scorretta in termini di concorrenza, traendo vantaggio diretto dalla propria posizione dominante nel mondo dei social network per trasferirne gli effetti nel mercato degli annunci economici.
Si attendono ora una presa di posizione ufficiale da parte delle autorità europee (che potrebbe arrivare nel giro di breve) e la conseguente reazione di Facebook prima che le indagini possano aver inizio. La Commissione UE, già attiva in ambito antitrust con pressoché tutte le big della Silicon Valley, ancora non aveva sul proprio taccuino Facebook sebbene il social network fosse probabilmente in agenda ormai da tempo. La questione del marketplace sembra poter essere una sorta di sfida diretta tra le autorità europee e il gruppo di Mark Zuckerberg, al quale le autorità chiedono di non invadere campi contigui a quello dei social network o di farlo senza trarre vantaggio dalla posizione già conseguita nel proprio mercato di riferimento.