Una Corte Distrettuale degli Stati Uniti ha respinto la denuncia presentata a dicembre dalla FTC (Federal Trade Commission) contro Facebook. Secondo il giudice James E. Boasberg, l’azienda di Menlo Park non ha abusato del suo potere dominante per acquisire WhatsApp e Instagram. Lo stesso giudice ha respinto anche un’analoga denuncia presentata da 48 procuratori generali.
Facebook vince, ma solo il primo round
La FTC aveva denunciato Facebook all’inizio di dicembre 2020 per aver violato le leggi antitrust. Secondo la Commissione, l’azienda di Menlo Park ha abusato del monopolio nel settore dei social network per ostacolare la concorrenza attraverso l’acquisizione di Instagram (avvenuta nel 2012 per 1 miliardo di dollari) e WhatsApp (avvenuta nel 2014 per 19 miliardi di dollari). Accuse simili erano state mosse dai 48 procuratori federali.
Facebook aveva presentato ricorso lo scorso mese di marzo, affermando che la FTC non ha fornito prove sufficienti a sostegno delle sue accuse e che, in ogni caso, non ha l’autorità legale per presentare denunce su comportamenti riferibili al passato.
Il giudice Boasberg ha infatti respinto la denuncia della FTC per mancanza di prove:
La FTC non è riuscita a addurre fatti sufficienti per stabilire plausibilmente un elemento necessario di tutte le sue affermazioni, ovvero che Facebook ha il monopolio nel mercato dei social network personali. La denuncia non contiene nulla su questo punto, tranne la nuda accusa che la società ha avuto e ha ancora una quota dominante del mercato (superiore al 60%).
La denuncia dei procuratori generali è stata invece respinta perché non è possibile contestare acquisizioni avvenute troppi anni fa. Il giudice ha tuttavia concesso alla FTC di presentare una nuova denuncia entro il 29 luglio, allegando tutte le prove necessarie per dimostrare il monopolio di Facebook (che nel frattempo ha raggiunto una capitalizzazione di 1.000 miliardi di dollari). Questa è la dichiarazione condivisa su Twitter da un portavoce:
Facebook statement in response to today's ruling. pic.twitter.com/glByLLpJRX
— Andy Stone (@andymstone) June 28, 2021
La decisione del giudice potrebbe accelerare l’approvazione definitiva delle sei leggi antitrust attualmente in discussione. Il Repubblicano Ken Buck, componente della Commissione Giustizia, ha sottolineato l’urgenza di una riforma antitrust:
Today’s development in the FTC’s case against Facebook shows that antitrust reform is urgently needed. Congress needs to provide additional tools and resources to our antitrust enforcers to go after Big Tech companies engaging in anticompetitive conduct. https://t.co/AGvSacj8kb
— Rep. Ken Buck (@RepKenBuck) June 28, 2021
Aggiornamento (29/07/2021): i procuratori generali hanno presentato appello contro la decisione del giudice.