In vista della campagna elettorale per le Presidenziali USA 2020 che sta ormai per entrare nel vivo, Facebook annuncia l’introduzione di nuove regole per quanto riguarda una particolare categoria di contenuti, sempre più diffusa sulle piattaforme online: quella relativa ai cosiddetti deepfake.
Facebook annuncia un giro di vite sui deepfake
Per chi non ne fosse a conoscenza si tratta di video, immagini e audio che sfruttando algoritmi di intelligenza artificiale simulano in modo convincente fattezze, movimenti e voce delle persone, facendo in alcuni casi pronunciar loro ciò che non è mai stato detto, incrementando di conseguenza il rischio di imbattersi in fake news o filmati realizzati ad hoc per alimentare il fenomeno della disinformazione, alterando dunque la percezione di ciò che è reale e ciò che invece è fasullo.
Il comunicato ufficiale di FB parla di interventi che riguarderanno file modificati “in modi che non sono evidenti a un utente medio e che potrebbero ingannare qualcuno”. La nuova policy cita in modo esplicito le clip ottenute mediante l’impiego di IA e machine learning: ciò significa che ad esempio il filmato di Nancy Pelosi divenuto virale nei mesi scorsi, rallentato ad hoc con un semplice editor per far sembrare l’esponente democratica sotto l’effetto di alcool, potrebbe non essere messo al bando dal social stando alle regole appena annunciate. Immaginiamo che nella corsa alla Casa Bianca candidati, movimenti e sostenitori dell’una o dell’altra fazione non risparmieranno colpi bassi agli avversari, come già visto quattro anni fa.
Facebook non è la sola piattaforma chiamata a porre limiti al fenomeno. Lo ha fatto anche Twitter, nei mesi scorsi, condividendo una bozza di quella che sarà la policy chiamata a stabilire rigidi paletti da non oltrepassare.