Sulla base della nuova impennata di casi COVID-19, anche Facebook ha deciso di posticipare il rientro in ufficio: se ne riparlerà a gennaio 2022 per i dipendenti al lavoro negli Stati Uniti e in alcuni altri paesi (non specificati). Nell’immagine di apertura una foto scattata nella sede di Chicago, a fondo articolo una galleria che raccoglie quelle di tutto il mondo.
Gli uffici di Facebook vuoti fino a gennaio
L’intenzione era quella di riportare alla scrivania almeno il 50% dei collaboratori a partire da settembre, ma i dati delle ultime settimane suggeriscono maggiore cautela. Riportiamo di seguito in forma tradotta il comunicato affidato dalla società alla redazione di CNBC.
I dati, non le date, sono ciò che guida il nostro approccio al rientro in ufficio. In conseguenza alle informazioni più recenti che mostrano la crescita dei casi COVID basati sulla variante Delta, i nostri team negli Stati Uniti non dovranno tornare in sede fino a gennaio 2022. Pensiamo varrà lo stesso per altri paesi oltre agli USA. Continuiamo a monitorare la situazione e a collaborare con gli esperti per garantire che i nostri piani per il rientro in ufficio diano priorità alla sicurezza di tutti.
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Proseguirà dunque lo smart working, ancora per un po’, così come per altri big del mondo tecnologico: tra gli altri, Apple, Amazon, Microsoft e Google hanno annunciato piani del tutto simili, in alcuni casi prevedendo l’obbligo di vaccino. Dopotutto, il business non ne ha risentito, anzi, i profitti sono raddoppiati nel corso dell’ultimo anno.