Facebook intende assicurarsi che le esternazioni del suo miliardo e 280 milioni di amici sia unicamente di loro responsabilità: il social network sta aggiornando le proprie politiche riguardo alla condivisione.
Facebook si sta muovendo nei confronti degli utenti di vecchia data e nei confronti dei nuovi iscritti. A partire dalle prossime settimane a tutti gli utenti verrà sottoposto un questionario che permetterà loro di acquisire più consapevolezza riguardo agli strumenti messi a disposizione dal social network per tutelare la vita privata e di relazione o per scegliere di comunicare con un pubblico il più vasto possibile. Passando in rassegna tutti i tipi di controlli per aggiustare le differenti variabili di riservatezza e condivisione, gli utenti saranno invitati a confermare le proprie scelte o abbracciarne di nuove.
La novità introdotta da Facebook per i nuovi utenti sarà invece tanto determinante quanto indifferente ai neoiscritti: passerà probabilmente inosservata a coloro che non sono avvezzi alle pratiche di condivisione incoraggiate fino ad ora dal colossale social network, ma sarà fondamentale nell’impedire loro di familiarizzare con la comunicazione social gridando la propria inesperienza ai quattro venti. Se da quando si è aperta la possibilità di postare pubblicamente fino ad ora i post degli utenti sono stati pubblici di default , ora le impostazioni cambiano. Nel momento in cui l’utente si avvii a comporre il primo aggiornamento, gli verrà ricordato che i messaggi possono essere condivisi con diverse platee: se l’utente non effettuerà una scelta, il messaggio sarà visibile alla sola rete di amici .
“Riconosciamo che è molto peggio condividere con tutti quello che si intendeva condividere con i soli amici che viceversa”, si spiega nel post con cui Facebook ha annunciato il cambio della proprie policy sulla base del feedback degli iscritti . Sarà per venire incontro alle esigenze e ai timori degli utenti, sarà per prevenire le reazioni da parte delle autorità che operano a tutela dei consumatori, Facebook sta imponendo sempre meno la condivisione di default: applicazioni svelate di recente come Nearby Friends e la funzione che permetterà di analizzare il flusso audio raccolto dal microfono degli smartphone, potenzialmente pericolose per la privacy, si innescheranno solo per scelta dell’utente.
Gaia Bottà