L’esordio sul mercato pubblico delle azioni ha permesso a Facebook di racimolare un cifra molto elevata, che davvero poche aziende e nessuna realtà ICT erano finora riuscite a raggiungere: tuttavia il prezzo delle sue azioni è cresciuto appena di 0,23 centesimi di dollari . Scatenando opinioni contrastanti sul successo o meno dell’operazione.
Questo significa che il prezzo rispetto alla valutazione iniziale non è schizzato in alto come molti si sarebbero aspettati: un segno, secondo alcuni commentatori , di parziale insuccesso, cui si sommava il contemporaneo crollo del 13,3 per cento delle azioni di Zynga , il cui successo è legato a doppio filo a quello del social network.
Tuttavia c’è da considerare che si partiva da un valore complessivo del social network già elevato e che l’eventuale boom del prezzo delle azioni avrebbe rappresentato un valore aggiunto per gli speculatori legati a banche e servizi finanziari che per primi si accaparrano i titoli, più che per Facebook stesso.
In considerazione di questo, dunque, gli autentici addetti ai lavori rilevano che si è trattato di un successo finanziario che ha permesso a Zuckerberg di racimolare gli investimenti che intendeva raccogliere , confermando una stima di valore (elevatissima) che poteva non sembrare solida come la roccia. Per questi, insomma, il mancato balzo delle quotazioni non significa insuccesso, ma solo che il prezzo scelto fosse quello più giusto, rappresentando la maggiore offerta possibile per racimolare soldi sul mercato.
A questi discorsi si aggiungono fattori esterni che potrebbero aver influenzato l’andamento del titolo, come le parole (e la decisione ) di General Motors a pochi giorni dalla quotazione, ma soprattutto come i problemi tecnici che Nasdaq ha confermato di aver avuto al momento dell’esordio di Facebook: le operazioni sono iniziate con 30 minuti di ritardo e alcune transazioni hanno subito ulteriori ritardi di circa due ore e mezzo, generando una situazione di insicurezza per gli investitori e rallentando in generale le operazioni.
D’altra parte occorre rilevare che il successo (e il valore effettivo) di Facebook dovrà essere valutato sul medio periodo: gli investitori sembrano non star puntando su una scommessa a breve termine, ma su una orientata ad un periodo più lungo. Nel frattempo, d’altra parte, il sito in blu continua ad aggiungere tasselli al suo mosaico e registra la prima operazione post-quotazione con l’acquisizione dell’ app per il “social gifting” Karma.
Infine, forse per esorcizzare la paura delle conseguenze di un evento così importante per il sito in blu, forse con la convinzione che tutto sarebbe andato e continuerà ad andare comunque bene, il giovane fondatore e CEO Mark Zuckerberg ha fatto seguire all’esordio in borsa il suo matrimonio con Priscilla Chan. Una sorpresa pure per gli invitati, convinti di stare partecipando a un party per il debutto in Borsa, e che si sono ritrovati a una cerimonia nuziale.
Claudio Tamburrino