Lo scorrere dei flussi in blu sembra ora tornato alla normalità , dopo l’inarrestabile cascata di immagini pornografiche che aveva seminato il panico tra centinaia di migliaia di iscritti al social network Facebook. I tecnici della piattaforma di Mark Zuckerberg hanno risolto la vulnerabilità cross-site scripting (XSS) alla base della violenta campagna di spam a luci rosse .
I misteriosi aSSALITORI erano infatti riusciti a trasformare i tradizionali feed in homepage in una carrellata sconvolgente di foto hardcore o di violenza sugli animali. Il tutto mediato da link. Una trappola spesso sfruttata per ingannare gli utenti in blu, un meccanismo di spam abbastanza tipico tra i meandri del sito.
È per questo che numerosi esperti in sicurezza informatica hanno escluso Anonymous dalla lista dei potenziali artefici della campagna virulenta. Il cosiddetto Fawkes virus non avrebbe nulla a che fare con la pornografia, in attesa di essere scatenato contro il colosso dei social network.
Stando alle dichiarazioni dei vertici di Facebook – che hanno peraltro organizzato dei punti informativi per aiutare gli utenti a difendersi da simili minacce – potrebbe essere avviata un’azione legale contro i responsabili. La piattaforma californiana sarebbe a conoscenza della loro identità . Non si tratta di alcun membro del collettivo Anonymous.
Mauro Vecchio