Trimestrale di forza per il gigante dei social network, con un fatturato complessivo di oltre 1,8 miliardi di dollari alla fine dello scorso giugno. Gli ultimi risultati alla fine del secondo trimestre di attività finanziaria hanno sorpreso gli analisti a Wall Street, che si aspettavano un fatturato di poco superiore al totale di 1,6 miliardi e un aumento nel valore azionario di 0,14 dollari. L’azienda di Menlo Park ha invece registrato un incremento del 17 per cento nelle contrattazioni after-hours.
Con un profitto di 333 milioni di dollari – alla fine del secondo trimestre nel 2012 il totale non arrivava a 160 milioni – Facebook ha superato ogni previsione borsistica con una crescita evidente nel fatturato proveniente dalla pubblicità sui principali dispositivi mobile. Alla fine dello scorso giugno, il totale degli utenti attivi in mobilità è cresciuto del 51 per cento a 819 milioni . Il colosso californiano ha raggiunto la vetta del milione di advertiser attivi sulla sua piattaforma, dato un significativo aumento del business a livello locale.
Se il fatturato proveniente dalla pubblicità rappresenta l’88 per cento dell’intera quota – 1,6 miliardi di dollari – la fetta generata dagli accessi in mobilità è cresciuta del 41 per cento dal giugno 2012 . Con milioni di like e reti di amicizia, Facebook è un vero e proprio tesoro per i pubblicitari, come dimostrato dal fatto che il 20 per cento delle prime cento applicazioni su iOS sfrutta la piattaforma di Facebook per iniettare messaggi pubblicitari sulle applicazioni mobile.
Lo stesso CEO di Facebook Mark Zuckerberg non ha nascosto un certo entusiasmo per i brillanti risultati finanziari raggiunti nel secondo trimestre, dalla continua crescita della sua comunità di utenti – il totale di quelli attivi ogni giorno è aumentato del 27 per cento a quasi 700 milioni – alla maggiore monetizzazione degli accessi da smartphone e tablet. Con il contributo dei piccoli inserzionisti a livello locale, il social network californiano sembra aver raggiunto la quadratura del cerchio per sfruttare i click in mobilità.
Mauro Vecchio