Mark Zuckerberg ha recentemente parlato dell’utilizzo di soluzioni VR e AR in ambito professionale. Un articolo molto dettagliato pubblicato dai Facebook Reality Labs svela il futuro immaginato dall’azienda di Menlo Park per l’interazione uomo-computer attraverso un’interfaccia basata sull’intelligenza artificiale per occhiali di realtà aumentata.
Interazione AR: problemi e soluzioni
Facebook aveva già confermato l’arrivo dei primi smart glass a marchio Ray-Ban, ma in futuro sono previsti dispositivi più tecnologicamente avanzati in grado di sostituire completamente computer e smartphone. Gli occhiali immaginati dall’azienda californiana saranno un’estensione del corpo: comodi da indossare, facili da utilizzare, discreti, sicuri e privati.
L’interfaccia AR sarà proattiva, non reattiva. Gli occhiali tradurranno le intenzioni dell’utente in azioni, quindi funzioneranno in modo simile al cervello umano, grazie all’intelligenza artificiale. Ma per raggiungere questo obiettivo è necessario ripensare completamente l’interazione tra uomo e computer.
Facebook immagina occhiali AR che funzionano insieme ad un braccialetto che rileva le gesture della mano e delle dita, fornendo anche un feedback aptico. Ovviamente non è possibile utilizzare le attuali tecnologie (tracciamento della testa, degli occhi e simili), quindi gli ingegneri studiano l’applicazione degli input neurali, ad esempio l’elettromiografia, per convertire i segnali elettrici che attraversano il corpo in input digitali.
È inoltre necessario sviluppare un’interfaccia che sfrutta l’intelligenza artificiale contestuale. L’utente che indossa gli occhiali non deve effettuare scelte specifiche per eseguire determinate azioni, ma l’informazione richiesta deve essere mostrata automaticamente in base al contesto, tenendo contro dell’ambiente circostante. Una simile interfaccia AR richiede tuttavia anni di ricerca.
Facebook svelerà nei prossimi giorni alcune funzionalità IA contestuali, come il suggerimento proattivo di una playlist che l’utente potrebbe voler ascoltare durante l’attività sportiva.