Per permettere ai cittadini della Rete di condividere pubblicamente dettagli della propria vita privata su connessioni anonime, Facebook ha consolidato i propri rapporti con la rete Tor: senza dover necessariamente contare su browser disponibili su PC ordinari, anche gli utenti Android potranno connettersi al social network approfittando della riservatezza della rete a cipolla.
Menlo Park, fin dal 2014, offre agli utenti la possibilità di accedere alle pagine del social network all’indirizzo https://www.facebookcorewwwi.onion/ così da permettere loro di schivare il monitoraggio e mascherare la propria identità a soggetti terzi. Per assecondare le richieste della propria community, a partire da un progetto avviato dal giovane collaboratore Will Shackleton, viene ora garantito il supporto sperimentale all’applicazione Orbot , come soluzione per accedere in sicurezza a Facebook anche sui terminali Android.
Lanciata nel 2010, Orbot assicura privacy e anonimato a favore degli utenti dell’OS di Google. Una volta installata l’applicazione dedicata alla navigazione sicura, a partire dai prossimi giorni gli utenti vedranno comparire l’opzione di accesso a mezzo Orbot nel contesto dell’applicazione di Facebook. Rinunciando alle notifiche , che non si possono diramare con la mediazione della rete a cipolla, si potrà operare al riparo al controllo esterno.
Prima ancora che per il social network, ora consultabile da oltre le muraglie digitali erette da stati e aziende, il supporto di Facebook rappresenta un’occasione per Tor: “Integrando il supporto a Orbot e al network Tor nell’applicazione per Android, Facebook sta dimostrando che Tor è davvero una soluzione per tutti” osserva Nathan Freitas, fondatore del Guardian Project, a supporto dell’anonimato su dispositivi mobile, e sviluppatore di Orbot.
Gaia Bottà