I link alla piattaforma Tsu.co sono stati banditi da Facebook.
Il social network di Mark Zuckerberg ha sempre dimostrato di non temere di effettuare il controllo dei contenuti sulla sua piattaforma, spesso perseguendo la moderazione morale , ma in alcuni casi andando oltre e trasformandolo in un mezzo per non veder diffondersi l’opposizione al suo stesso interno: anche se con una motivazione che sottolinea la volontà di difendere la qualità dell’esperienza degli utenti sulla sua piattaforma, sembra quest’ultimo il caso in cui rientra l’interruzione dell’ospitalità sulle sue pagine ai link del concorrente diretto Tsu.co.
Tsu altro non è che un social network che cerca di farsi strada tra la concorrenza promettendo ai suoi utenti, produttori e condivisori di contenuti, di dividere con loro il fatturato raccolto: proprio tale incentivo, tuttavia, secondo quanto riferisce la portavoce di Facebook Melane Ensign, sarebbe contrario alle policy di Facebook.
“Chiediamo che tutti i siti Web e le app che si integrano con Facebook seguano le condizioni d’uso della nostra piattaforma che non permette agli sviluppatori di incentivare la condivisione di contenuti sulla nostra piattaforma. Questo, infatti, rischia di incoraggiare lo spam e creare un’esperienza peggiore per le persone su Facebook”: in pratica i link con all’interno “tsu.co” sono stati associati allo spam da social network.
Il fondatore di Tsu Sebastian Sobczak ha confermato di essere “Persona non grata” sul social network, attaccando la creatura di Zuckerberg: “Facebook è un gigantesco bullo felice di censurare qualsiasi cosa e pronto a schiacciare gli avversari”.
Claudio Tamburrino