Non fosse bastata finora la sequela di modifiche alle regole sulla privacy di Facebook, a mettere in difficoltà gli utenti del social network di Palo Alto stavolta ci ha pensato un bug. Per alcune ore la funzione preview incorporata nel motore di ricerca interno ha rivelato alcuni informazioni inusuali relative ai propri contatti , come le richieste di amicizia pendenti e le conversazioni chat con altri utenti.
Una volta rilevato il problema i tecnici di Facebook hanno disattivato la chat per evitare un ulteriore spargimento di dati e ripristinare le normali funzioni: “Abbiamo risolto l’intoppo dopo poco tempo – hanno chiarito – e presto la chat tornerà operativa”. Già in serata in effetti tale funzione era tornata disponibile dopo che a metà pomeriggio Facebook era piombato nel silenzio.
Definita da alcuni osservatori come una “lacuna imbarazzante”, questa non è certo la prima volta che la privacy degli utenti Facebook viene compromessa. Nei casi precedenti erano state proprio alcune modifiche apportate alla struttura del social network a rivelare informazioni inizialmente nascoste senza che l’utente potesse impedirlo, almeno in un primo momento.
La repentinità con cui Facebook ha cambiato le specifiche in materia di privacy negli ultimi mesi aveva destato non poche preoccupazioni , soprattutto per la possibilità che gli utenti potessero rimanere vittime di truffe online o di furti d’identità. La scorsa settimana un gruppo di senatori statunitensi aveva firmato una lettera per richiedere una maggiore trasparenza nel trattamento dei dati personali, e le iniziative in tal senso si stanno moltiplicando in queste ore al di là dell’Atlantico.
Giorgio Pontico