È noto che la vittoria di Călin Georgescu (annullata dalla Corte Costituzionale) è stata spinta da una vasta campagna di influenza organizzata dalla Russia pagando oltre 100 influencer su TikTok. I ricercatori di CheckFirst hanno scoperto invece il ruolo di Facebook nella manipolazione dell’opinione pubblica, evidenziando la scarsa moderazione dei contenuti politici.
Oltre 4.000 inserzioni politiche
Le autorità rumene hanno individuato circa 25.000 account su TikTok usati per influenzare le elezioni presidenziali, favorendo in particolare Călin Georgescu, candidato indipendente che ha violato le legge sul finanziamento della campagna elettorale. I ricercatori di CheckFirst hanno scoperto su Facebook una campagna guidata da una rete coordinata di 25 Pagine che supportano Georgescu e il candidato George Simion del partito di estrema destra Alleanza per l’Unione dei Romeni.
Ogni Pagina è associata ad un sito web che sembra appartenere ad un editore indipendente. In dettaglio sono state individuate circa 4.140 inserzioni politiche a partire da agosto 2024 che hanno raggiunto un pubblico di oltre 160 milioni di utenti. Il budget per la campagna arriva a quasi 265.000 euro.
Queste inserzioni sono state mostrate durante il periodo di silenzio prima delle elezioni, quindi è stata violata la legge rumena. Ma sono state anche violate le regole di Meta, tra cui quelle sulla trasparenza delle inserzioni politiche, quelle che vietano comportamenti non autentici coordinati e quelle che proibiscono di denigrare una persona.
Meta non ha quindi implementato misure sufficienti per bloccare gli abusi del social network. Secondo CheckFirst, l’azienda di Menlo Park ha fallito nella moderazione delle inserzioni politiche. Ciò rappresenta anche una grave violazione del Digital Services Act. Non è da escludere l’intervento della Commissione europea, come avvenuto per TikTok.