Facebook: verrà la fine di Gmail

Facebook: verrà la fine di Gmail

Pronto al lancio un client di posta elettronica web, pensato per spodestare quello di Google. Il sito in blu aprirà anche un nuovo data center, fiducioso della propria futura crescita
Pronto al lancio un client di posta elettronica web, pensato per spodestare quello di Google. Il sito in blu aprirà anche un nuovo data center, fiducioso della propria futura crescita

L’attesa è ormai spasmodica ai quattro angoli del web specializzato. Le armi social di Facebook sembrano affilate, pronte a fare a pezzi Google e il suo servizio di posta elettronica Gmail.

Gmail killer . È così che gli alti vertici di Facebook hanno descritto il Project Titan , ovvero un piano di revisione dell’intero sistema di messaggistica interno al sito in blu. Un progetto che dovrebbe prevedere il lancio di un vero e proprio client di posta web .

Almeno secondo le varie indiscrezioni apparse in Rete, pronte a scommettere sui principali obiettivi di una conferenza annunciata per il prossimo lunedì. Al St. Regis Yerba Buena Terrace di San Francisco Mark Zuckerberg dovrebbe parlare proprio di messaggistica, per qualcuno non esattamente il punto forte della piattaforma in blu.

Mentre Google resta in ansia per le sorti del suo servizio di posta elettronica, la stessa Facebook ha annunciato l’apertura di un nuovo data center a Rutherford, North Carolina . Una struttura pronta entro 18 mesi, che darà lavoro – secondo un comunicato stampa – a circa 40 persone. Un investimento necessario vista la crescente popolarità del social network, e che induce a pensare che a Palo Alto prevedano una crescita sensibile delle proprie necessità di elaborazione.

L’azienda di Mark Zuckerberg ha così versato un totale di 450 milioni di dollari per la costruzione di un nuovo data center, sottolineando come questo sfrutterà energie eco-friendly . Una mossa che dovrebbe rendere felici gli attivisti di Greenpeace , già scagliatisi contro il CEO di Facebook per la gestione energetica del data center in Oregon.

I legali di Facebook, nel frattempo, rimangono impegnati in uno scontro giudiziario contro Phoenix Media/Communications Group , società statunitense che controlla il quotidiano Boston Phoenix . Sarebbero stati violati due brevetti in blu, relativi alla gestione online degli eventi . In realtà quella del sito in blu è una contromossa , dopo che la stessa società a stelle e strisce aveva contattato i suoi legali per una presunta violazione di un altro brevetto. La tecnologia rubata da Facebook sarebbe relativa alla realizzazione di una pagina o un profilo personale .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
12 nov 2010
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