Facebook contro il coronavirus: donazioni, advertising e ricerca

Facebook vs COVID-19: donazioni, advertising, dati

L'impegno del social network per contrastare il coronavirus passa anche da donazioni, advertising e dati: questo il piano d'azione del gruppo.
Facebook vs COVID-19: donazioni, advertising, dati
L'impegno del social network per contrastare il coronavirus passa anche da donazioni, advertising e dati: questo il piano d'azione del gruppo.

C’è anche Facebook tra i firmatari dell’impegno finalizzato a combattere il fenomeno della misinformazione sul tema coronavirus. Lo sforzo del social network non si ferma però qui: con un post attribuito a Kang-Xing Jin (Head of Health) la società annuncia oggi una serie di iniziative che mirano non solo a mantenere la piattaforma e i suoi utenti al sicuro, ma anche a sostenere le piccole aziende e a veicolare un’informazione corretta.

FB: Donazioni, pubblicità e dati contro il coronavirus

È stato il numero uno Mark Zuckerberg ad annunciare nei giorni scorsi che l’azienda aggiungerà 20 milioni di dollari alle donazioni già raccolte dalla community, destinandoli a iniziative di prevenzione e contenimento del contagio.

A lot of people have told us they want to help fight coronavirus but aren't sure how, so we've worked with the United…

Pubblicato da Mark Zuckerberg su Venerdì 13 marzo 2020

A questo si aggiungono spazio pubblicitari gratuiti messi a disposizione delle organizzazioni che si impegnano in campagne educative destinate in modo speciale a quei territori maggiormente colpiti dal coronavirus. A tal proposito non possiamo però non sottolineare come sul social network si incontrino ancora di frequente inserzioni per la vendita di articoli come mascherine o gel igienizzanti a prezzi gonfiati. Un problema nei confronti del quale altre realtà come Google e Amazon hanno già preso posizione in modo severo.

Un'inserzione pubblicitaria per la vendita di mascherine chirurgiche su Facebook

Un’altra iniziativa lanciata da Facebook nell’ambito dell’emergenza COVID-19 è quella rivolta a ricercatori e accademici: i team della School of Public Health (Harvard University) e del National Tsing Hua University (Taiwan) hanno accesso a informazioni rese anonime in merito agli spostamenti dell’utenza e a mappe che fotografano la densità della popolazione, così da poter elaborare modelli e previsioni legate all’evoluzione della pandemia. Tutto questo nel rispetto della privacy.

Fonte: Facebook
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Pubblicato il
17 mar 2020
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