Linda Yaccarino ha risposto alla lettera inviata da Thierry Breton, commissario per gli affari interni. La CEO di X ha dichiarato che sono stati già rimossi migliaia di contenuti e centinaia di account legati ad Hamas, evidenziando inoltre le misure adottate per limitare la diffusione delle fake news. Il team di Breton valuterà ora i prossimi passi.
X rispetta il Digital Services Act?
Nella lettera di quattro pagine, Linda Yaccarino scrive che è stato creato un team per gestire la situazione di crisi innescata dall’attacco terroristico di Hamas contro Israele. La CEO di X elenca inoltre le regole del social network che vietano la pubblicazione di contenuti violenti, estremisti e sensibili, incluso foto e video sintetici, ovvero generati dall’intelligenza artificiale.
Everyday we're reminded of our global responsibility to protect the public conversation by ensuring everyone has access to real-time information and safeguarding the platform for all our users. In response to the recent terrorist attack on Israel by Hamas, we've redistributed… https://t.co/VR2rsK0J9K
— Linda Yaccarino (@lindayaX) October 12, 2023
In seguito all’inizio del conflitto in Medio Oriente, X ha rimosso centinaia di account affiliati ad Hamas e decine di migliaia di contenuti che non rispettavano i termini del servizio. L’azienda californiana ha inoltre risposto ad oltre 80 richieste di rimozione di contenuti inviate dalle forze dell’ordine in Europa, ma non è arrivata nessuna richiesta dall’Europol su eventuali contenuti illegali.
Dal giorno dell’attacco di Hamas sono state aggiunte oltre 700 note della collettività ai post. Quelle per i media sono mostrate su oltre 5.000 post con foto e video. La CEO conferma infine che X rispetterà il Digital Services Act, evidenziando però che la lettera inviata da Breton non è una notifica formale in base alla legge.
Il commissario ha comunicato di aver ricevuto la risposta. Il team dedicato valuterà il contenuto e deciderà i prossimi passi.