I lanci del Falcon 9 sono ormai diventati una routine. Nonostante la loro elevata affidabilità c’è sempre il rischio di qualche problema tecnico, come accaduto questa mattina. Il primo stadio (booster) del razzo è caduto in mare dopo aver toccato la piattaforma A Shortfall of Gravitas nell’Oceano Atlantico. SpaceX ha quindi momentaneamente sospeso i lanci già programmati.
Nessun problema per i 21 satelliti Starlink
Il Falcon 9 è partito alle ore 9:48 italiane dallo Space Launch Complex 40 (SLC-40) di Cape Canaveral. A bordo c’erano 21 satelliti della costellazione Starlink (13 con funzionalità Direct to Cell). Il loro rilascio in orbita è avvenuto correttamente, a differenza di quanto successo il 12 luglio con l’esplosione del secondo stadio. Per questo lancio è stato utilizzato il booster (primo stadio) B1062 che aveva finora completato 23 missioni con successo.
Watch Falcon 9 launch from Florida with 21 @Starlink satellites https://t.co/u0TT6F9LpM
— SpaceX (@SpaceX) August 28, 2024
Come si può vedere nel video al minuto 8:25, il booster è atterrato sulla nave drone A Shortfall of Gravitas, ma subito dopo si è ribaltato finendo in mare. SpaceX ha comunicato che verranno esaminati i dati per determinare la causa. Qualcuno ipotizza che la caduta sia stata causata da un problema al sistema idraulico usato per aprire i supporti di atterraggio.
Nel frattempo, i lanci sono stati sospesi (uno era previsto nella stessa giornata di oggi dalla base di Vandenberg in California). La perdita del booster interrompe il record di 267 atterraggi consecutivi. Il precedente fallimento risale al 16 febbraio 2021.
Al momento non ci sono informazioni sulle possibili implicazioni per la missione Polaris Dawn. Il lancio è stato posticipato a data da destinarsi per le condizioni meteo sfavorevoli previste al rientro.