SpaceX ha comunicato che il razzo Falcon 9 ritornerà a volare domani con il lancio di 20 satelliti della costellazione Starlink. La FAA (Federal Aviation Administration) ha dato il via libera in quanto non c’è stato nessun pericolo per persone e proprietà pubbliche, ma l’indagine rimane aperta. L’azienda di Elon Musk ha spiegato in dettaglio la causa del problema avvenuto l’11 luglio.
Perché il secondo stadio è esploso?
L’analisi dei dati post-volo hanno confermato che il primo stadio del Falcon 9 ha completato correttamente l’intera procedura: decollo, separazione e atterraggio. Durante la prima accensione del motore del secondo stadio si è verificata una perdita di ossigeno liquido a causa di un lesione nel punto in cui è presente un sensore di pressione. Tale lesione è stata causata dalle vibrazioni del motore e dall’allentamento di un morsetto.
Nonostante ciò, la prima accensione è stata completata, portando il secondo stadio nell’orbita ellittica di parcheggio. Con la seconda accensione del motore era previsto l’ingresso nell’orbita circolare per rilasciare i 20 satelliti. La perdita di ossigeno liquido ha raffreddato eccessivamente i componenti del motore, quindi non è stata effettuata un’accensione controllata.
Prima di esplodere, come ha confermato Elon Musk, il secondo stadio ha rilasciato i satelliti, ma ad un altitudine (135 Km) inferiore a quella prevista. Tutti i satelliti sono andati distrutti con il rientro in atmosfera.
SpaceX ha già apportato le misure correttive sui razzi Falcon 9, tra cui la rimozione del sensore (le stesse misurazioni sono effettuate da altri sensori). Come detto, la FAA ha dato il via libera per i prossimi lanci. Domani verranno portati in orbita altri 23 satelliti della costellazione Starlink. Nel mese di agosto sono previste due missioni con equipaggio: Polaris Dawn e Crew-9.
Aggiornamento (29/07/2024): SpaceX ha comunicato che il secondo stadio del Falcon 9 ha correttamente posizionato in orbita i 23 satelliti con il lancio del 27 luglio dal Kennedy Space Center. Ieri sono stati effettuati altri due lanci dalla Cape Canaveral Space Force Station (23 satelliti) e dalla Vandenberg Space Force Base (21 satelliti).