L’FBI ha avviato un’indagine sulla falla di sicurezza nel sito di AT&T che ha permesso al gruppo Goatse Security di ottenere i numeri identificativi delle SIM utilizzate per la connessione 3G degli iPad e l’indirizzo email dei possessori.
È stato il portavoce dell’FBI a confermarlo , pur non aggiungendo nessun particolare: “Siamo a conoscenza delle intrusioni avvenute e abbiamo aperto un’indagine”. Presumibilmente a finire al centro delle investigazioni sarà il gruppo di smanettoni che ha portato la vicenda all’opinione pubblica.
D’altronde Goatse Security si definisce un “gruppo di consulenza” che non invia le informazioni che carpisce al mercato nero, ma che collabora con aziende per garantire determinati livelli di sicurezza nell’interesse dei propri clienti. Anche nel caso specifico non si sarebbe trattato di un attacco ma della scoperta di una vulnerabilità (avvenuta su intuito di un loro membro possessore di iPad) e la considerazione che l’interesse pubblico fosse quello della divulgazione, in modo da permettere alle persone coinvolte di trarre le proprie conclusioni.
Un membro del gruppo, d’altronde, ha confermato in un’ intervista di non aver avvertito AT&T della vulnerabilità, aspettando d’altronde di verificare che il buco fosse stato chiuso per pubblicizzarlo e assicurandosi che Gawker si impegnasse a rendere indisponibili i dati personali delle vittime .
Secondo il gruppo contattare la telco li avrebbe invece esposti a possibili conseguenze legali. Che, stando a quanto adesso appare intuibile, non sono riusciti ad evitare.
Claudio Tamburrino