La sanità digitale si appresta a compiere un passo in avanti fondamentale quando, nel 2026, il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 entrerà a pieno regime. Per quella data infatti molte cose cambieranno, in primis per i cittadini, ma anche per gli stessi operatori sanitari e chi governa la sanità nel nostro Paese. Ad ogni modo, alcune importanti funzionalità saranno disponibili già entro la fine di quest’anno, a meno che non si scelga di optare per il servizio di opposizione al pregresso del FSE.
Prima di analizzare le novità che ci attendono con il nuovo FSE, faremo un passo indietro spiegando cos’è il Fascicolo Sanitario Elettronico. Nel nostro approfondimento vedremo anche come accedere a questo importante servizio, rispondendo infine alle domande più frequenti sul suo utilizzo.
Cos’è il Fascicolo Sanitario Elettronico
Il Fascicolo Sanitario Elettronico, noto anche con l’acronimo FSE, è un punto unico di accesso dove vengono raccolti dati e documenti digitali di tipo sanitario che si riferiscono a prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale e da strutture sanitarie private. Attraverso questo sistema è possibile per esempio consultare referti di visite ed esami erogati dalle strutture pubbliche del proprio Servizio Sanitario Regionale (SSR), prescrizioni specialistiche e/o farmaceutiche, insieme a referti di pronto soccorso.
All’interno del FSE c’è anche il Profilo Sanitario Sintetico: si tratta di un documento che contiene la storia clinica del cittadino, costantemente aggiornato dal medico di medicina generale (MMG) e dal pediatra di libera scelta (PLS).
Volendo, ogni cittadino può condividere il Fascicolo Sanitario con il personale sanitario che lo ha in cura, per esempio il proprio medico di base, uno specialista o medici ospedalieri. Per procedere con la condivisione del FSE occorre fornire una specifica autorizzazione, che avviene tramite il consenso alla consultazione del Fascicolo.
Questi, al momento, sono i principali servizi proposti dal Fascicolo Sanitario Elettronico. Nei prossimi mesi però ne arriveranno degli altri, tanto da rivoluzionare l’attuale sistema paragonabile in tutto e per tutto a un semplice deposito di dati e documenti sanitari.
Quali novità ci aspettano
Entro la fine del 2024 saranno diverse le novità che potenzieranno il Fascicolo Sanitario Elettronico. Tra le altre cose, i cittadini potranno prenotare esami e visite, scegliere o cambiare il proprio medico di base, consultare i referti medici e pagare i ticket sanitari. Si passerà cioè da una mera banca dati a un punto unico ed esclusivo di accesso ai servizi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Le nuove funzionalità previste costituiranno la base del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, pronto a semplificare l’accesso ai servizi sanitari e garantire la continuità assistenziale indipendentemente dalla propria residenza a partire dal 2026, quando entrerà pienamente a regime.
Due gli elementi chiave che segneranno il passaggio definitivo al nuovo FSE:
- Fascicoli Sanitari Elettronici delle Regioni interoperabili: nella nuova era del FSE 2.0 i Fascicoli Sanitari saranno interoperabili; questo significa che, ad esempio, un cardiologo di Milano potrà consultare il Fascicolo Sanitario di un paziente proveniente dalle Marche.
- Dai documenti ai dati strutturati: assisteremo alla trasformazione dei documenti tradizionali in dati strutturati, con quest’ultimi che hanno il vantaggio di essere condivisibili e omogenei.
Un ulteriore salto di qualità del nuovo Fascicolo Sanitario riguarderà la maggiore privacy e sicurezza dei dati personali. Alcune informazioni saranno infatti accessibili soltanto al diretto interessato, per esempio l’eventuale utilizzo di sostanze stupefacenti, atti di pedofilia o violenza subiti in passato e l’essere affetti da HIV.
Ognuno però è libero di scegliere se rendere questi dati visibili a terzi. Anche in questo caso si dovrà procedere attraverso un consenso escplito.
Non potranno invece mai accedere a questi dati organizzazioni scientifiche, compagnie di assicurazione, datori di lavoro e periti. Semaforo rosso anche per i medici legali chiamati a rilasciare certificazioni per abilitazioni o permessi e idoneità lavorative.
Come accedere al servizio
L’accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico avviene tramite le credenziali e le modalità di accesso indicate dalla regione o provincia autonoma di assistenza. Le due modalità più diffuse sono lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e la TS-CNS (Tessera Sanitaria-Carta Nazionale dei Servizi).
La pagina di login al proprio FSE è raggiungibile tramite la la sezione “Fascicoli Regionali” del portale ufficiale del governo, disponibile all’indirizzo fascicolosanitario.gov.it. Una volta che ci si è collegati, è sufficiente selezionare la voce del menu “Fascicoli Regionali” e la regione dove si risiede.
A meno che non vi siano comunicazioni diverse in seguito, quanto appena detto varrà anche per il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0.