Se c’è qualcosa che il lockdown ha insegnato al nostro Paese (ma non solo) è quanto sia importante la gestione dei dati sanitari, affinché possano essere monitorati, gestiti e protetti nel migliore dei modi. Una soluzione già era disponibile, ma l’inerzia che si oppone con forza uguale e contraria all’impulso dell’innovazione: si tratta del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) per il quale il Decreto Rilancio ha ora previsto una serie di novità utile a snellirne i meccanismi ed a moltiplicarne l’adozione.
Fascicolo Sanitario Elettronico: le novità del DL Rilancio
Queste le principali novità annunciate da AGID:
- vengono estese le tipologie di dati sanitari e socio-sanitari che confluiscono nel FSE: sono così inclusi anche quelli che riguardano le prestazioni erogate al di fuori del Sistema sanitario nazionale, non solo quelle interne al SSN;
- l’attivazione e l’alimentazione del FSE diviene automatica e più agevole. Il cittadino non dovrà più richiedere l’apertura del proprio fascicolo e dare il proprio consenso alla sua alimentazione, ma potrà sempre decidere chi può accedere ai suoi dati sanitari, attraverso il meccanismo del consenso esplicito. Resta garantito, inoltre, il diritto di conoscere quali accessi siano stati effettuati al proprio FSE;
- vengono estese le funzioni “di sussidiarietà” dell’Infrastruttura Nazionale per l’Interoperabilità dei Fascicoli Sanitari Elettronici (INI) a tutte le regioni che non hanno ancora attivato il FSE o alcuni suoi servizi e il potenziamento di INI. Nel tempo il FSE potrà essere alimentato attraverso l’Infrastruttura Nazionale per l’Interoperabilità con i dati sanitari già disponibili in merito alla donazione degli organi, le vaccinazioni e le prenotazioni, contenuti nel Sistema Informativo Trapianti, nelle Anagrafi vaccinali regionali e nei CUP di ciascuna regione o provincia autonoma;
- è prevista la pubblicazione sul Portale nazionale del FSE, previo parere del Garante per la protezione dei dati personali, delle specifiche tecniche dei documenti del FSE e del dossier farmaceutico.
Una vera e propria accelerazione impressa sulla scia di una necessità che il Covid ha solo reso più evidente: il Fascicolo Sanitario Nazionale può essere di fondamentale importanza, ma occorre assolutamente accelerare per trasformarlo in uno standard, per farlo funzionare a dovere e per poterne trarre vantaggio quanto prima. Non sarà più uno strumento utile in ottica coronavirus (i numeri negano questa possibilità), ma si può trasformare la pandemia almeno in un punto di partenza.
Più fascicoli, più dati, più interoperabilità: tre concetti semplici, ma di difficile implementazione. Se “Rilancio” vuole essere, dovrà passare anche di qui.