Esteso l’accordo siglato nel dicembre scorso che lega Fastweb e Linkem per accelerare la realizzazione delle rispettive reti 5G Fixed Wireless Access, network in grado di erogare un servizio di connettività con banda fino a 1 Gbps destinato a 8 milioni di abitazioni (circa il 30% della popolazione) presenti nelle cosiddette aree grigie del paese. La rinnovata partnership interesserà altri 4 milioni di residenze nelle aree bianche.
5G FWA: l’accordo tra Fastweb e Linkem
I due operatori fanno dunque leva sui rispettivi asset, dal portfolio di frequenze 5G alle infrastrutture, per velocizzare la messa in opera di due network FWA indipendenti. La stretta di mano ha l’obiettivo di contrastare il fenomeno del divario digitale che ancora affligge parecchie zone d’Italia pur mantenendo una divisione nella gestione dei servizi e delle offerte commerciali. Questo il commento di Alberto Calcagno, CEO Fastweb.
Le reti 5G FWA sono la soluzione più efficiente per garantire servizi a banda ultralarga fino ad 1 Gigabit in zone del paese che si trovano in un grave divario digitale. L’emergenza COVID ci ha dimostrato chiaramente la strategicità di avere in modo uniforme connessioni stabili e potenti. Con questo accordo contribuiamo ad eliminare rapidamente l’Italia a due velocità.
La nuova firma arriva a interessare un ulteriore 15% di popolazione presente in zone non raggiunge dalla banda ultralarga. L’attivazione delle reti 5G FWA è prevista entro i prossimi mesi. Così Davide Rota, CEO Linkem, sottolinea il potenziale della partnership.
Il modello FWA ha dimostrato tutta la sua efficacia nella prospettiva del digital divide soprattutto nell’ambito della gestione dell’emergenza COVID-19, grazie alle caratteristiche tipiche di flessibilità, resilienza e rapidità di attivazione del servizio. I costi contenuti e l’abilitazione degli ecosistemi 5G, rendono l’FWA la risposta infrastrutturale all’inderogabile esigenza di trasformazione digitale del nostro paese.
In questo modo Fastweb e Linkem avranno accesso reciproco alle reti 5G proprietarie, facendo leva sulle caratteristiche specifiche delle infrastrutture per offrire connettività a chi altrimenti si trova suo malgrado ancora costretto a dover fare i conti con la piaga del divario digitale.