L’hanno annunciato i suoi legali , dopo una decisione presa all’interno del carcere di Regina Coeli a Roma. Silvio Scaglia, ex-amministratore delegato di Fastweb, ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni dal consiglio d’amministrazione dell’operatore milanese controllato da Swisscom.
Per gli avvocati di Scaglia si tratta di un gesto che dimostrerebbe la volontà dell’ex-AD di evitare ogni tipo di danno – diretto o indiretto – alla società, in particolare causato dalla vicenda giudiziaria che l’ha visto protagonista verso la fine del mese scorso. Quando l’inchiesta Broker portava all’emissione di 56 ordinanze di custodia con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di capitali illeciti.
Le dimissioni di Scaglia sono state accettate da Carsten Schloter, presidente del CdA di Fastweb, dopo che l’ex-AD ha augurato a tutti i dipendenti dell’operatore “un sereno e positivo sviluppo delle attività”. Una mossa che Fastweb cercherà di sfruttare per evitare il commissariamento , richiesto dalla procura di Roma anche nei confronti di Telecom Sparkle.
Commissariamento di cui si discuterà davanti al gip Aldo Morgigni il prossimo 7 di aprile, con l’operatore milanese che ha già proposto un alternativa: pagare una cauzione e mettere sotto il vaglio di un commissario la divisione relativa alle vendite all’ingrosso. Fastweb, subito dopo l’annuncio di Scaglia, è cresciuta a Piazza Affari , guadagnando lo 0,77 per cento e finendo a quota 14,33 euro .
Mauro Vecchio