A guidare Fastweb sarà ad interim Carsten Schloter, già CEO di Swisscom, la compagnia telefonica svizzera che aveva lanciato un’ Offerta Pubblica d’Acquisto (OPA) nel 2007 su tutte le azioni dell’operatore milanese. Si è dunque autosospeso Stefano Parisi , l’amministratore delegato che dovrà ora veder chiarito il suo preciso ruolo all’interno della recente vicenda giudiziaria.
Il Pubblico ministero ha così accettato le misure indicate dalla stessa Fastweb per evitare di fatto il commissariamento, richiesto in precedenza per riciclaggio di denaro avvenuto tra il 2003 e il 2006. Ci sarà infatti lo scorporo della divisione wholesale , annunciato già con le dimissioni dell’ex-AD Silvio Scaglia.
Stefano Parisi passerà ad altre attività all’interno di Swisscom, data una piena fiducia garantitagli dallo stesso Schloter, già presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’operatore milanese. È stato inoltre annunciato un accantonamento di circa 70 milioni di euro per i vari rischi finanziari derivanti dal procedimento in corso contro Fastweb.
Questo farà perdere all’operatore del Belpaese una cifra che si aggira intorno ai 34 milioni di euro , dopo l’utile di 36 milioni annunciato per l’anno 2009. A seguito dell’annuncio di mancato commissariamento, Telecom Italia Sparkle e Fastweb sono volate in borsa , rispettivamente dello 0,74 e del 5,94 per cento (corsa finita a 15,16 euro per quest’ultima).
Mauro Vecchio