Connettività e sostenibilità possono andare a braccetto, come testimonia l’obiettivo centrato da Fastweb che annuncia oggi di aver ottenuto da Science Based Targets initiative (SBTi) l’approvazione su base scientifica delle proprie iniziative finalizzate alla tutela dell’ambiente messe in campo fin dal 2015.
Fastweb e sostenibilità: c’è l’ok ai progetti da SBTi
È la prima volta che il riconoscimento viene attribuito a una telco italiana. Facendo leva su investimenti in innovazione e ricerca il gruppo ha messo nero su bianco la volontà di ridurre entro il 2030 del 62% le emissioni dirette di CO2 e del 15% quelle indirette (rispetto al 2018), continuando ad acquistare il 100% dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili come già avviene. Questo il commento di Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb.
Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo assicurare un futuro migliore al pianeta e quindi ai nostri figli. Per questo ci impegniamo al massimo per contribuire concretamente a una delle principali sfide della nostra epoca, la tutela dell’ambiente, su tutti i fronti per noi possibili. Siamo particolarmente soddisfatti dell’approvazione dei nostri obiettivi da parte della Science Based Targets Initiative e, seppur già ambiziosi, siamo determinati a non perdere nessuna delle ulteriori opportunità che l’evoluzione tecnologica metterà a nostra disposizione per permettere alle nostre persone e ai nostri clienti di fare ancora di più.
Dal 2007, Fastweb ha adottato un Sistema di Gestione Ambientale in tutte le proprie sedi, negozi, locali e data center, applicandolo a ogni processo e servizio aziendale e servizi, secondo lo Standard internazionale ISO 14001. Ancora, dal 2019 l’azienda è #PlasticFree e fortemente impegnata nella riduzione dell’utilizzo dei materiali monouso: a testimoniarlo anche la distribuzione entro fine anno delle nuove SIM con card di dimensione dimezzata rispetto a quella tradizionale e in materiale al 100% riciclato.
SBTi è un progetto di portata internazionale messo in campo grazie alla partnership tra CDP (Carbon Disclosure Project), United Nations Global Compact, World Resources Institute (WRI) e WWF (World Wide Fund for Nature). Certifica l’impegno da parte delle aziende aderenti nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra così da contenere gli effetti del cambiamento climatico attraverso la definizione di impegni precisi per limitare l’innalzamento della temperatura a livello globale sotto la soglia di 1,5° C, in linea con i target fissati dall’Accordo di Parigi del 2015.