Il Fisco rende noto attraverso un comunicato stampa i primi risultati relativi all’impiego della Fattura Elettronica come strumento di lotta all’evasione e di contrasto alle frodi. In poco più di due mesi successivi all’introduzione dell’obbligo sono stati bloccati 688 milioni di euro di falsi crediti IVA. Denaro che rimane quindi nella disponibilità dello Stato anziché finire nelle tasche di coloro che non ne hanno diritto.
e-Fattura contro evasione e frodi
Dal Sistema di Interscambio approntato dall’Agenzia delle Entrate (in collaborazione con il partner Sogei) sono transitati un totale pari a circa 350 milioni di documenti. Il 18 febbraio erano 228 milioni. Dopo una fase di avvio in cui non sono mancate tensioni e proteste, la Fattura Elettronica sembra dunque entrare sempre più nella quotidianità di imprese e professionisti: 2,7 milioni di operatori ne hanno già emessa almeno una, contribuendo così a smascherare comportamenti illeciti che sarebbero altrimenti costati alle casse pubbliche oltre mezzo miliardo. È proprio questo uno degli obiettivi perseguiti mediante l’introduzione della e-Fattura.
Proprio grazie alle analisi del rischio basate su e-Fatture e dati del portale Fatture e Corrispettivi, in poco più di due mesi è stato smascherato un complesso sistema di frodi messo in atto attraverso false fatturazioni tra società cartiere e sono stati scoperti e bloccati falsi crediti IVA per 688 milioni di euro.
Nonostante a metà novembre il Garante Privacy abbia sollevato perplessità in merito alle modalità di trattamento dei dati, l’autorità è tornata a fine dicembre sul tema, revocando la richiesta di una proroga per la scadenza e permettendo così al Fisco di procedere come previsto con la sua introduzione dal primo giorno del 2019. Un’ennesima valutazione sarà condotta nel mese di aprile: allora l’Agenzia delle Entrate dovrà dimostrare di aver recepito le indicazioni fornite e di aver adeguato il funzionamento del sistema in modo da tutelare le informazioni sia di chi emette le fatture sia dei loro destinatari.
Il comunicato odierno, oltre a condividere i primi dati relativi alla Fattura Elettronica, sottolinea altri risultati raggiunti: 16,2 miliardi gli incassi derivanti dai controlli condotti nel 2018 (+11% rispetto all’anno precedente), 3 miliardi di entrate straordinarie da definizione di liti fiscali, rottamazione e voluntary disclosure. Ancora, nel 2018 sono stati erogati a famiglie e imprese rimborsi per un totale pari a 17,5 miliardi di euro (+8%). In aumento anche l’utilizzo dei servizi telematici offerti e le visite al Cassetto Fiscale.