Ci siamo: a poco più di un mese e mezzo dall’entrata in vigore dell’obbligo, la Fattura Elettronica fa oggi i conti con la sua prima vera e propria scadenza. Il 18 febbraio è l’ultimo giorno disponibile per la liquidazione periodica IVA del gennaio 2019, ovviamente per coloro che rientrano nella categoria dei contribuenti mensili. C’è tempo inoltre fino alla mezzanotte per correggere eventuali errori relativi alle fatture già emesse, senza incorrere in alcuna sanzione.
Fattura Elettronica: oggi la prima scadenza
Saranno dunque ore particolarmente calde per il Sistema di Interscambio (SdI) approntato dall’Agenzia delle Entrate e delegato alla trasmissione dei documenti. Un primo banco di prova per valutare la Fattura Elettronica nella sua complessità. In molti si sono interrogati sulla sua efficacia ancor prima dell’introduzione e all’esordio sono emerse alcune criticità. Particolari categorie come quella dei benzinai hanno manifestato a voce alta il loro disappunto per un onere che finisce con l’influire negativamente sullo svolgimento dell’attività quotidiana e c’è chi ha chiesto una proroga sulla moratoria delle sanzioni.
18 febbraio: fino ad oggi niente sanzioni
La scelta del 18 febbraio come termine ultimo non è casuale: la scadenza naturale è il 16 del mese, ma poiché coincidente con un sabato è slittata al lunedì successivo. Considerando i ritardi già sperimentati da molti nell’invio delle fatture, nella consegna o nella ricevuta che conferma il buon esito dell’operazione da SdI (nonostante il Fisco abbia più volte sottolineato come tutto funzioni a dovere), non ci stupirebbe vedersi sollevare nuove voci di protesta nei confronti di un sistema che da più parti viene ritenuto poco efficiente.
Gli obiettivi della Fattura Elettronica
La Fattura Elettronica è stata pensata con l’intento di perseguire alcuni obiettivi ben precisi: ridurre l’evasione fiscale, snellire il procedimento di emissione passando da un’unica piattaforma centralizzata e favorire la transizione verso la gestione digitale della documentazione. Gli esiti dello sforzo messo in campo andranno valutati nel medio-lungo periodo, ma già è possibile farsi un’idea dei vantaggi e degli svantaggi legati alla sua introduzione.