Si è parlato negli ultimi tempi di fatturazione elettronica obbligatoria per chi ha un regime forfettario, ma chi è soggetto all’obbligo e chi – invece – potrà partire dal prossimo anno, ovvero il 2024? Per capirlo, bisogna fare un passo indietro. A spiegare come funziona è FINOM, piattaforma che offre soluzioni finanziarie all-in-one per professionisti e PMI, tra cui anche un servizio di fatturazione intuitivo e completo.
Obbligo di fattura elettronica per forfettari nel 2023?
Il decreto legge n.36/2022 ha stabilito l’obbligo di fatturazione elettronica a partire dal 1 luglio 2022, limitandolo ai contribuenti che nell’anno precedente (ovvero il 2021) hanno avuto ricavi superiori a 25 mila euro. Per tutti gli altri contribuenti, l’obbligo scatta il 1 gennaio 2024. La norma, quindi, non ha riguardato fin da subito tutta la categoria di professionisti e lavoratori autonomi in regime forfettario.
E le partite IVA che nel 2022 hanno superato la soglia di reddito di 25 mila euro? A precisare la situazione è la stessa Agenzia delle Entrate, che nelle sue FAQ ha sottolineato che questa fetta di contribuenti forfettari non sono obbligati alla fatturazione elettronica nel 2023. Per loro, l’obbligo scatterà come già stabilito il 1 gennaio 2024. Naturalmente, chi ha registrato ricavi inferiori potrà avvalersi del metodo di fatturazione che preferisce – anche cartaceo.
Come si emette una fattura elettronica con FINOM
Avere a che fare con fatture e aspetti fiscali non è sempre semplice. Perciò il nostro consiglio è di utilizzare un software di fatturazione come quello messo a disposizione da FINOM: in pochi passaggi la vostra fattura elettronica sarà così pronta per essere spedita al cliente. Si tratta di uno strumento di supporto alla fatturazione completo, semplice, economico e – soprattutto – intuitivo.
La fatturazione, grazie a FINOM, non richiede più di 60 secondi grazie alle funzioni integrate di auto-completamento dei campi, ai modelli per risparmiare tempo con i clienti abituali e invio delle fatture via e-mail o tramite piattaforme social con un semplice clic. La piattaforma è accessibile anche da mobile e comprende più servizi dedicati alla contabilità.
Il rischio per chi emette una fattura elettronica in ritardo? Una sanzione amministrativa, che va da 250 a 2.000 euro. Per questo motivo affidarsi a uno strumento di fatturazione elettronica come FINOM può aiutarti sia nella gestione delle tue finanze, che a evitare sanzioni salatissime, semplicemente con un minimo di 5 euro al mese.
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