Con un comunicato congiunto, FBI, Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) e Office of the Director of National Intelligence (ODNI) hanno confermato che l’accesso alle email interne del comitato elettorale di Donald Trump è stato effettuato da cybercriminali pagati dall’Iran. OpenAI ha recentemente chiuso diversi account usati per creare e diffondere fake news.
La Repubblica Islamica respinge le accuse
All’inizio del mese, Microsoft ha pubblicato un report che descrive le attività di alcuni gruppi di cybercriminali iraniani. Il loro obiettivo è influenzare l’opinione pubblica e quindi inferire nel processo elettorale. Uno di essi ha sottratto alcuni documenti interni attraverso un attacco di spear phishing contro un funzionario della campagna presidenziale di Trump.
FBI, CISA e ODNI hanno confermato che l’Iran cerca di minare la fiducia nelle istituzioni democratiche e di sfruttare le tensioni sociali attraverso vari mezzi, incluso l’uso di attacchi informatici per accedere a informazioni sensibili relative alle elezioni statunitensi. Recentemente sono state rilevate attività sempre più aggressive, come le operazioni di influenza mirate al pubblico americano e attacchi informatici contro le campagne presidenziali.
Le tre agenzie lavorano a stretto contatto con istituzioni pubbliche e aziende private per cercare di bloccare questi attacchi. Gli utenti devono usare password forti per gli account email, non cliccare su link o aprire allegati sospetti, attivare l’autenticazione multi-fattore e aggiornare i software.
Il rappresentate permanente della Repubblica Islamica dell’Iran alle Nazioni Unite ha respinto le accuse, negando qualsiasi coinvolgimento e minacciando ritorsioni:
La Repubblica Islamica dell’Iran non ha né l’intenzione né il movente di interferire con le elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Se il governo degli Stati Uniti dovesse credere sinceramente nella validità delle sue affermazioni, dovrebbe fornirci le prove pertinenti, se esistono, alle quali risponderemo di conseguenza.