La sempre più possibile fusione tra FCA e il gruppo Renault potrebbe dar vita a una delle più grandi realtà nel mondo delle quattro ruote, capace di vendere ogni anno circa 8,7 milioni di veicoli nel mondo. Nel fine settimane le prime indiscrezioni riguardanti le trattative, questa mattina l’ufficialità della proposta di fusione che porterebbe a creare una nuova società olandese detenuta al 50% da ognuno dei nomi coinvolti.
FCA-Renault, fusione imminente
Messe nero su bianco nel documento condiviso le finalità dell’operazione. C’è anzitutto la volontà di coprire il mercato in maniera capillare, in ogni segmento, dal luxury al mainstream. Si mira poi alle nuove forme di mobilità che vanno sviluppandosi e affermandosi: dalle auto elettriche alle tecnologie per la guida autonoma. Relativamente a quest’ultimo ambito ricordiamo che Fiat Chrysler Automobiles è impegnata ormai da anni al fianco di Waymo (Google-Alphabet) per la fornitura dei minivan Pacifica poi dotati di componentistica e software self-driving. Non è da escludere la possibilità che, in futuro, i mezzi della neonata realtà FCA-Renault possano essere dotati dello stesso sistema sviluppato a Mountain View.
La capacità di FCA nella guida autonoma, che comprende le partnership con Waymo, BMW e Aptiv, è completata dalla decennale esperienza nella tecnologia EV di Groupe Renault, Original Equipment Manufacturer (OEM) EV che più vende in Europa. Groupe Renault ha anche un’attività finanziaria ben consolidata e redditizia.
Il comunicato pubblicato oggi rassicura inoltre la forza lavoro attualmente impiegata dal gruppo, affermando che “la fusione non comporterà nessuna chiusura di stabilimenti”. Non è da escludere nemmeno che l’accordo possa arrivare a interessare Nissan e Mitsubishi: le due realtà giapponesi sono impegnate al fianco di Renault in un’alleanza strategica e tecnologica.
Prima che la stretta di mano possa essere completata sarà in ogni caso necessario passare sia dall’approvazione degli azionisti di ciascuna società sia dal soddisfacimento dei requisiti antitrust. Per come le indiscrezioni hanno preso corpo rapidamente e l’ufficializzazione non si è fatta attendere, siamo portati a pensare che non vi saranno particolari ostacoli.
Nuove forme di mobilità
Che il mondo delle quattro ruote stia cambiando è risaputo. I player del mercato che fino ad oggi hanno costruito e consolidato i loro business quasi esclusivamente sulla produzione e sulla commercializzazione dei veicoli si trovano a dover fare i conti, tra le altre cose, con il passaggio in atto da un modello di ownership (auto di proprietà) a un sempre più diffuso concetto di usership (l’auto solo quando serve): piattaforme di ride sharing, car sharing e car pooling hanno contribuito a innescare il trend.
Ci sono poi alle porte le innovazioni delle già citate auto elettriche e delle self-driving car, senza dimenticare le tecnologie legate ad automotive e connettività (dal V2V al V2I) e a sistemi di infotainment sempre più evoluti. La fusione tra FCA e Renault andrebbe a inserirsi a pieno titolo in un’ottica di sviluppo proiettata verso la mobilità di domani.